Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
All'epoca, il disinibito attacco al potere televisivo poteva destar stupore. Ma la ricchezza degli spunti è proporzionalmente inversa a quella della messinscena: fotografia scadente, musiche spropositate, effetti scenici che a tratti sfiorano il ridicolo involontario. Lo sviluppo narrativo è estremamente prevedibile, nonostante qualche discreto momento di tensione. Negli acrobatici duelli finali al Colosseo, avrebbe giovato affibiare dei segni distintivi ai protagonisti, al fine di creare maggiore suspence. Fulci si era distinto per la creatività esibita, con scarso tempo e denaro a disposizione, nei film di Franchi & Ingrassia: stavolta il risultato rasenta velleitarismo. Un Mario Bava, con tale farina a disposizione, avrebbe tratto sicuramente un'opera più longeva.
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