Regia di George Lucas vedi scheda film
I film di fantascienza non mi sono mai piaciuti (salvo rare eccezioni) ma sopporto ancora meno le saghe cinematografiche (ma anche letterarie, a dire il vero), doppio valido motivo per evitare il film di Lucas che apre una delle saghe più famose e amate di sempre che vanta una miriade di appassionati ma, in una discussione cinefila con l’amica che mi consigliò la saga de "Il signore degli anelli", è venuta fuori questa mia "grave mancanza" (a detta sua) da colmare assolutamente. E allora ho cominciato. Dopo questa breve ma necessaria premessa, direi che posso passare alla recensione vera e propria.
Una scritta gialla, obliqua, scorre su uno fondo multi-stellato, seguita da un’enorme astronave bianca inseguita da astronavi più piccole e minacciose. Comincia in modo netto e intenso il primo capitolo di "Guerre stellari", è il 1977 e nessuno è ancora consapevole che siamo davanti all’inizio della saga (forse) più longeva della settima arte. Contestualizzando il lavoro di George Lucas, non possiamo far altro che rimanere stupiti dalla messa in scena di astronavi, pseudo-robot e mezzi extra-terrestri che sembrano reali e tangibili. È immediata la distinzione del male e del bene: la principessa Leila in un candido vestito bianco e il nero impenetrabile di Lord Dart Fener. I dialoghi sono ben sviluppati e la sceneggiatura scorre in modo ben comprensibile e ottima per seguire correntemente la trama, in qualche momento l’attenzione si abbassa ma torna quasi subito al livelli alti. Bellissime le ambientazioni, belli i colori della fotografia, netti e incisivi, bravi gli attori, li dove non servono le espressioni ma la fisicità, ben rappresentata da Harrison Ford e dal suo Ian Solo avido di denaro, e la presenza scenica che Alec Guinness ci offre col suo intenso Obi-Wan Kenobi. Ora che ho iniziato non vedo l’ora di proseguire per vedere se ce n'è uno che mi conquisterà fino al midollo.
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