Regia di George Lucas vedi scheda film
Pellicola fantasy a dire il vero modesta, ma di fondamentale importanza storica (in negativo). Sbaragliando ogni record d'incassi e di gradimento popolare, assurse infatti a spartiacque decisivo tra una conceziona adulta, metaforica e 'politica' dalla 'science-fiction' su grande schermo, ed una rinnovata (e sfarzosa) visione del genere come puro 'entertainment', costoso giocattolo fatto di luci e suoni, il tutto assecondando, con lungimiranza quasi 'profetica', le cotonature edonistiche e di facciata della temperie storico-culturale che si profilava all'orizzonte. Una grandiosa, furbissima ed ammiccante architettura produttiva che, del tutto disinteressata alla stimolazione critica ed alla veicolazione di qualsivoglia impulso estetico-cogitativo, scelse lucidamente di mirare alla sedazione, rassicurante e confettosa, dei fermenti idealistici d'una genìa di spettatori abituati fino ad allora a ben altri stimoli. Il popolo gradì, e si cullò nel torpore 'farmacologico-(an)estetizzante' del cinema-videogame per i successivi tre decenni. Da lì nacque l'Industria dell'Effetto Speciale intesa in senso moderno. Da allora George Lucas divenne - con soli tre film all'attivo - il più ricco e potente cineasta di tutti i tempi. Da quel ritmato e gelido inverno 1977 - anno di piombo e di contestazione, di fermenti e di 'midnight movies', di attivismo e febbri del sabato sera - il Cinema non fu più lo stesso. Ed il pubblico americano (e non) iniziò a disabituarsi al Bello. Ed al 'necessario'. Cast mediocre. Regia accademica. Plot risibile. Mostri fatti piuttosto bene. Ebbe innumerevoli sequel e prequel, tutti realizzati al solo scopo di accumular denaro.
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