Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
L'ideale rivoluzionario nell'America della Grande Depressione.E'il secondo film di Scorsese e invece di narrare inferni urbani e metropolitani qui si narrano le vicende di una ragazza che perde il padre che lavorava su un biplano,si concede a un socialista idealista rivoluzionario che poi vola per altri lidi e finisce per fare l'assistente di un baro.Fino a che ritrova il suo primo amore in una prigione,grazie a un amico nero lo libera e il terzetto si dà alle rapine contro il padrone della ferrovia in una sorta di rigurgito rivoluzionario.Le battaglie con l'FBI degenerano fino alla morte crudele del sindacalista e lei che insegue il treno su cui lo hanno praticamente crocifisso.Pur ambientato nell'America degli anni 30 ha molte tematiche western soprattutto perchè predilige amnbientazioni rurali e per la prfessione di baro di uno dei protagonisti(il baro è una figura molto visitata nel vecchio West)In più ha un finale di grandissima durezza,quasi horror al termine di un lungo e sanguinosissimo conflitto a fuoco.Un po'come Bonnie e Clyde in Gangster story.Prodotto da Corman ancora non mette in evidenza il futuro stile di Scorsese ma dimostra che siamo di fronte a un narratore che ha le stimmate del grande regista.E infatti di lì a poco....Una menzione per la giovanissima e spregiudicata Hershey,una bellezza mozzafiato...
il grande vecchio
uan figura abbastanza sui generis
di bellezza mozzafiato
bravo come al solito
regia di solido professionismo,ancora non si vede sempre la sua mano ma il film è diretto con piglio deciso
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