Regia di Jules Dassin vedi scheda film
Un capolavoro assoluto, diretto da uno dei padri del genere noir, Jules Dassin, e con un superlativo Richard Widmark. Da vedere e rivedere.
L'ambiguo Harry Fabian (Richard Widmark), dopo essersi conquistato la stima del campione di lotta greco-romana Gregorius (Stanislaus Zbyszko), per soldi, decide di organizzare incontri di lotta: per farlo sfrutta l'amore della fidanzata (Gene Tierney) e raggira la donna (Googie Withers) del suo padrone (Francis L. Sullivan), peraltro "pestando i piedi" all'organizzazione di Kristos (Herbert Lom), figlio di Gregorius. Ma finirà vittima della sua stessa "intraprendenza".
I Trafficanti della Notte costituisce un caposaldo del noir. Lo si può anzi definire la quintessenza di questo genere.
E questo sia per l'affascinante ritratto che da della città, cupa e surreale (magnifica la fotografia, di Max Greene), sia per quello del protagonista, un antieroe che per i soldi è disposto a raggirare tutti, che si crede per questo molto furbo e invincibile, ma che finirà per essere annientato dallo stesso meccanismo che aveva messo in moto, per via di un incidente imprevisto. Non è vero, evidentemente, che chi osa vince.
In questo caso la donna non ha però il ruolo di "femme fatale", ma viene semplicemente giocata o sfruttata, finendo per diventare una pedina nelle mani dell'incontrollabile Fato che tutto determina.
Assolutamente straordinario, come sempre, il grandioso Richard Widmark, alle prese con un personaggio ambiguo e perdente, ma sono ottimi anche tutti gli altri interpreti.
Fra le varie scene d'antologia c'è quella del terribile combattimento tra Gregorius e Strangler, violentissimo e che non si dimentica, la tesissima parte finale, con la vana fuga di Widmark per i bassifondi della città, quindi la spiazzante fine di quest'ultimo, prima ucciso e poi gettato nel fiume Tamigi.
In definitiva si tratta di un capolavoro assoluto, un film eccelso che è stato spesso scandalosamente sottovalutato e che merita assolutamente di essere apprezzato e riscoperto.
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