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La guerra lampo dei fratelli Marx

Regia di Leo McCarey vedi scheda film

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La recensione su La guerra lampo dei fratelli Marx

di Stefano L
8 stelle

Ho deciso di iniziare la mia personale "maratona marxiana" con il film di McCarey che meglio identifica il curriculum di questo straordinario gruppo di attori statunitensi: "Duck Soup", è un’aperta disapprovazione antimilitarista rivolta ai paesi centrali del Vecchio continente, in cui i fratelli Groucho, Harpo, Chico e Zeppo si arrabattano in una delle più sfavillanti commedie mai prodotte, facendo leva sul loro insostituibile estro nell’invertire ruoli e battute grazie alla sagace, e parzialmente improvvisata, tecnica dell’"innuendo", la quale gli permette, appunto, di “insinuare” o travisare fatti e dilemmi della realtà al fine di sbeffeggiare i propri avversari. Un lavoro di prosa repentino e mirabolante, dal lungo respiro, intervallato, casualmente, dagli inserti della più classica tradizione teatrale del musical ("This Country's Going to War"), dove non vengono meno bizzarre trovate visivo-burlesche e delle possenti performance di decine di attori di contorno dall’indubbio talento melodico; e sebbene il cinema fosse diventato sonorizzato da pochi anni, non venne scartata neanche l’esaltazione dell’arte muta, qui sciorinata dalla verve di Harpo, un pioniere indimenticabile della cultura slapstick. Difatti, come nelle precedenti attività dei Marx sul grande schermo, non lo si sente mai parlare, ma comunicare con fischiettii, suoni di trombette celate sotto le vesti, e sghignazzi appena accennati, specie nei segmenti in cui, assieme a Chico, si ritrova impegnato in una serie di dispetti e scherzetti alquanto infantili verso il “prepotente” venditore di noccioline. Tutto gira attorno all’esame sprezzante e anarchico nei confronti della guerra imminente, dell’espansionismo devastante (quello di Hitler in primis) e del capitalismo più insolente; l’intera apertura è un continuo scambio di insulti e cafoni battibecchi tra Groucho/Firefly, candidato dittatore della Freedonia, e il suo arcinemico politico della Sylvania “ambassador Trentino”, Louis Calhern, il quale cerca di rubare delle informazioni circa una possibile alleanza di Firefly con l’ereditiera Teasdale: esplicita satira del fariseismo e l’instabilità morale delle classi di potere... La vanificazione dell’amor di patria, la follia dell’imperialismo e il totalitarismo che costituiva la tirannia dell’allora coriacea corrente fascista, esploderanno nell’ultimo stacco canoro, nel quale giuristi, militari, politici e rappresentanti dell’alta società si esibiranno in un magniloquente balletto ove saranno soggetti ad un vorticoso simbolismo canzonatorio: il regista metterà sotto i riflettori l’immagine dissacrante e derisoria che esprime, con vezzi e gestacci, il temperamento capzioso e indolente nei confronti del popolo, modus con cui gli altolocati si prestano a manovrare le redini; gli esiti saranno devastanti. Il conflitto fra Sylvania e Freedonia è ormai alle porte.. Per dovere di cronaca bisognerebbe altresì scrutinare il lavoro difficoltoso eseguito dai doppiatori, uscito intorno al ’70, che vedeva Oreste Lionello come portavoce di Groucho. Il risultato è apprezzabile, data la difficoltà dell’impresa. Consiglio in ogni caso di visionare la pellicola in audio originale, con i sottotitoli per chi non mastica bene l’inglese (c’è pure da calcolare che il senso delle gags era molto difficile da reinterpretare nella nostra lingua). Magari qualcuno potrà rimanere irritato dal convulso/esagitato gioco di rintocchi di Groucho; fu questa però la prerogativa che gli permise di essere celebrato ed imitato negli anni e nei decenni a venire. E misterioso rimane il titolo, che comunque Groucho stesso ha tentato di spiegare in questa frase durante un’intervista del 1972: "prendi due tacchini, uno d'oca, quattro cavoli, ma non un’anitra, e mescolali insieme. Dopo un assaggio, mangerai zuppa d'anatra per il resto della tua la vita..". In uno strano slang yankee dovrebbe perciò riferirsi ad una mossa estemporanea di semplice esecuzione/compimento.

 

 

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