Regia di Alberto Cavallone vedi scheda film
Uno degli ultimi lavori di Cavallone, che aveva ormai già dato il suo meglio e addirittura neppure arrivò a terminare questa pellicola, lasciando l'ingrato compito a tale Luigi Cozzi (e se già il nome di Cavallone non è passato alla storia, figuriamoci quest'altro che garanzia potrà mai essere). Patricia Behnn e Danilo Micheli sono i protagonisti: e anche qui è come non aver detto niente; la recitazione incerta si accosta alla trama imprecisa - ad essere gentili - e vacua, che non va oltre allo stereotipo blando del sosia dalla personalità opposta. La gemella casta e la gemella erotica si sfidano così in una battaglia a colpi di fellatio, terreno caro al regista/sceneggiatore, e spesso e volentieri la macchina da presa indugia sui nudi messi in scena senza parsimonia alcuna. Probabilmente un lavoro non molto gradito allo stesso Cavallone (che qui, come altrove, si occupa anche del montaggio), che sembra arrabattarsi come può in una produzione a bassissimo budget e con una totale mancanza di entusiasmo: al di là di qualche sconcezza nei dialoghi e, appunto, di qualche accoppiamento non necessario ai fini della narrazione, c'è davvero poco che rimanga impresso in questa La gemella erotica (sottotitolo emblematico della scarsa vena fantasiosa: Due gocce d'acqua). 2/10.
Il rapporto fra lui e lei viene ad incrinarsi quando si intromette la gemella della ragazza: avvenente e spregiudicata, si getta fra le braccia del cognato, che non può far altro che assecondare la libidine.
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