Regia di Alberto Cavallone vedi scheda film
Sesso, sesso, tantissimo sesso e ancora sesso: esplicito, sottinteso, a parole, per immagini. Non è chiaro cosa si proponesse Cavallone con questo Afrika, che non appartiene nè al filone dei 'mondo' poichè non ha alcuna velleità documentaristica e che neppure fa della tensione erotica - costantemente alta, ma che rimane un po' fine a sè stessa - la sua componente principale. Un film che non è semplicemente un giallo, nè una storia sentimentale o un quadro sociale particolarmente accurato: Afrika è un lavoro atipico per il cinema tradizionale (e in questo si ritrova tutto lo spirito del regista), ma allo stesso tempo anche un prodotto fallato, malriuscito, con interpreti non molto credibili, scene sgraziate e gratuiti compiacimenti morbosi (la scena dello stupro del giovane), un montaggio approssimativo ed una narrazione lenta e poco ispirata. Non sarebbe giusto liquidarlo soltanto come un qualsiasi brutto film: Afrika è un brutto film che tradisce sicuramente ottime aspettative, che non realizza le idee che ne stavano alla base e che infatti finì subito nel dimenticatoio - prima ancora degli altri lavori di Cavallone, insomma - e vi rimase per moltissimi anni. Difficile, ad ogni modo, stabilire con certezza quali fossero gli intenti del regista, che è anche autore di soggetto e sceneggiatura. 2/10.
Indagine sulla morte di un ragazzo, omosessuale legato ad un maturo pittore bisessuale, in Africa. I sospettati sono tanti e la verità sembra lontana...
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