La recensione più votata è sufficiente
L'ambizione di Cavallone è nota (in teoria): nel 1970 tenta un approccio col tema d'attualità più scottante a livello internazionale, la famigerata sporca guerra nel Vietnam. Il risultato non è certo tra i migliori di AC, ma l'attenzione si può rivolgere con un minimo di interesse all'atmosfera (seppur piuttosto datata) che assume la trattazione del tema… leggi tutto
La recensione più votata delle negative
Un film sulla schizofrenia non può che essere, a suo modo, schizofrenico: questo è l'approccio di Cavallone al cinema, probabilmente troppo cerebrale per essere pienamente recepito dal pubblico. La trama di questo Dal nostro inviato a Copenaghen (sic) è a dir poco involuta e raggomitolata, si scompone in maniera apparentemente casuale ed il regista - anche sceneggiatore… leggi tutto
Maso nelle città
Maso ricorda per voi le città dei suoi viaggi
leggi tuttoRecensione
Un film sulla schizofrenia non può che essere, a suo modo, schizofrenico: questo è l'approccio di Cavallone al cinema, probabilmente troppo cerebrale per essere pienamente recepito dal pubblico. La trama di questo Dal nostro inviato a Copenaghen (sic) è a dir poco involuta e raggomitolata, si scompone in maniera apparentemente casuale ed il regista - anche sceneggiatore…
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leggi tuttoFollia
Dolore e sofferenza, ma occasionalmente anche genio e sregolatezza. Il cinema di denuncia, politico e sociale, ha soprattutto usato la messa in scena del disagio per attaccare le istituzioni e i metodi di cura. Ma non…
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