John Arrington, paranoico impotente ma di successo, cade in preda a raptus nei quali uccide le indossatrici d'abiti da sposa che lavorano per lui. Ammazzata anche la moglie, si innamora di una modella che teme però di massacrare...
Note
Purissima serie B, genuinamente libera di giocare con invenzioni, citazioni e humour nero.
Thriller visionario, con sviluppo narrativo poco efficace, mal sceneggiato, ma impreziosito dall'inarrivabile tecnica in regia del geniale Mario Bava. Opera esteticamente ineccepibile, in grado di farsi apprezzare per la sua raffinata composizione grafica e per una messa in scena di altissimo livello.
Sconclusionato e insignificante film di Bava, le cui belle immagini non salvano un’operazione senza un briciolo d’ispirazione e tanto meno di suspense. Un doppiaggio ridicolo completa, in negativo, l’opera.
un horror discreto dove manca l’intreccio drammatico della narrazione in tutta la sua complessità…forse dario argento si è ispirato a questo film per fare profondo rosso
Parigi. Un trauma infantile muove la mano omicida di John Harrington (Stephen Forsyth), assassino seriale che ha preso di mira ragazze giovani, appena sposate, sorprese durante la luna di miele. Coniugato con la nobile Mildred Harrington (Laura Betti), dalla quale vorrebbe, inutilmente, divorziare, John è titolare di un atelier che confeziona abiti da sposa.… leggi tutto
Il trentenne John Harrington lavora in un atelier. Nonostante l'apparente sicurezza di sè, John è traumatizzato da un evento infantile che lo ha segnato a vita ovvero l'uccisione della madre da parte sua, e sin da allora uccide spietatamente ragazze di tutte le età con un . Al momento convive con la moglie Mildred che presto ucciderà per istinto ma qualcosa va… leggi tutto
Che Bava abbia fatto di meglio è il minimo che si possa dire di questo Il rosso segno della follia, piccolo filmetto a bassissima produzione, il che certo non costituisce novità per il regista, con una storia di una semplicità estrema sia nello sviluppo degli eventi che nella maniera in cui il regista sceglie di raccontarceli: fin dalla prima scena non solo l'assassino ci viene mostrato… leggi tutto
Il trentenne John Harrington lavora in un atelier. Nonostante l'apparente sicurezza di sè, John è traumatizzato da un evento infantile che lo ha segnato a vita ovvero l'uccisione della madre da parte sua, e sin da allora uccide spietatamente ragazze di tutte le età con un . Al momento convive con la moglie Mildred che presto ucciderà per istinto ma qualcosa va…
Parigi. Un trauma infantile muove la mano omicida di John Harrington (Stephen Forsyth), assassino seriale che ha preso di mira ragazze giovani, appena sposate, sorprese durante la luna di miele. Coniugato con la nobile Mildred Harrington (Laura Betti), dalla quale vorrebbe, inutilmente, divorziare, John è titolare di un atelier che confeziona abiti da sposa.…
Solo ora mi accorgo che ieri avrebbe compiuto 102 anni uno dei miei registi preferiti, nonché uno dei migliori italiani: Mario Bava, re dell'horror, ispiratore di Dario Argento, maestro del gotico, ma…
Di certo non è il miglior film di Bava ma lo stesso regista sembra divertirsi parecchio dietro la macchina da presa, decidendo di non concentrarsi su un unico genere ma di variare il tutto a suo piacimento. Coadiuvato da ottimi interpreti (tra cui spicca Laura Betti) e ottima la fotografia curata dallo stesso Bava.
Che Bava abbia fatto di meglio è il minimo che si possa dire di questo Il rosso segno della follia, piccolo filmetto a bassissima produzione, il che certo non costituisce novità per il regista, con una storia di una semplicità estrema sia nello sviluppo degli eventi che nella maniera in cui il regista sceglie di raccontarceli: fin dalla prima scena non solo l'assassino ci viene mostrato…
Pellicola malata difficilmente catalogabile in un genere canonico (per intenderci potremmo definirla una "psyco movie", film peraltro velatamente citato). Bava miscela drammaticità con esoterismo, thrilling con follia, ironia macabra con crudeltà. Alcuni passaggi di sceneggiatura non sono chiarissimi (vedi la moglie "fantasma" che viene vista da tutti e non solo dal folle), ma non…
La cosa che mi stupisce di più è la larga manica della redazione che solitamente stronca il cinema di genere italiano. Buon film ma non certo da 4 stellette! Fotografia sublime come sempre, grandi movimenti di macchina, filtri, dissolvenze, grandangoli: regia da sballo, ma il plot come spesso accade in Bava è risibile! Non fosse stato diretto dalle geniali invenzioni di Bava il film sarebbe…
Siamo nel ’70, all’inizio di un decennio che porterà fortuna al neonato thriller all’italiana, venato di horror, splatter e quant’altro. Bizzarro fin dalla nascita, il nostro genere “nero”, unico per schemi e modulazioni, ha in Bava il suo padre indiscutibile. Dall’horror gotico-morboso a quello fisico, passando per il giallo a tinte nere. Bava teorizza in ogni suo film il perchè…
Uno dei migliori bava dal puinto di vista visivo e della regia,film bellissimo da vedere e le musiche meritano di essere ricordate.La sceneggiatura pero' non è al livello di mario bava e alla lunga inizia a stancare,il risultato finale è quello di un film comunque di tutto rispetto.
L'opera più irreperibile (almeno in Italia)del maestro, che all'epoca la defini' la storia del solito pazzo : ma in realtà UN'ACCETTA PER LA LUNA DI MIELE (titolo inglese) è un film intelligente che, ad un'apparente trama da psyco-thriller,fa convivere una componente fastastica che la trsforma in una surreale commedia nera (ci sono anche omaggi a ESTASI DI UN OMICIDIO di Bunuel) velata di…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (5) vedi tutti
Thriller visionario, con sviluppo narrativo poco efficace, mal sceneggiato, ma impreziosito dall'inarrivabile tecnica in regia del geniale Mario Bava. Opera esteticamente ineccepibile, in grado di farsi apprezzare per la sua raffinata composizione grafica e per una messa in scena di altissimo livello.
leggi la recensione completa di undyingSconclusionato e insignificante film di Bava, le cui belle immagini non salvano un’operazione senza un briciolo d’ispirazione e tanto meno di suspense. Un doppiaggio ridicolo completa, in negativo, l’opera.
commento di sasso67un horror discreto dove manca l’intreccio drammatico della narrazione in tutta la sua complessità…forse dario argento si è ispirato a questo film per fare profondo rosso
commento di wang yuThriller surrealista ricco di invenzioni visive e di umorismo nero. Tra i migliori di Bava
commento di patanegraCarino, anche se non è il miglior film di Bava.
commento di ronk