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Rosso sangue

Regia di Leos Carax vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Rosso sangue

di passo8mmridotto
9 stelle

Il film più visto dai cinefili di tutto il mondo. Da non perdere.

Film di grande fascino e difficile da recensire, tanti sono i contenuti socio-politici in esso contenuti, insieme ad un mix diabolico di passioni, criminalità, fantascienza, riferimenti al cinema muto e ai fumetti, il tutto in quasi due ore di spettacolo che volano via senza un attimo di tregua.

La storia è ossessiva, come quasi in tutti i film di Carax, dà il senso oppressivo dell'imminente fine dell'umanità, si badi bene, non del mondo. Il passaggio della cometa di Halley è troppo vicino alla Terra, la temperatura è cresciuta notevolmente, eppure nevica con il sole, gli animali muoiono, e muoiono anche gli umani. Si scopre la ragione in un virus, STBO, che uccide chi fa l'amore senza amore. Il riferimento all'  AIDS è diretto, ma passa in secondo piano quando due bande rivali entrano in competizione per accapparrarsi l'antidoto, con motivazioni opposte. Siamo a Parigi, intorno al 2000.

C'è la banda "dell'Americana" (Caroll Brook) che sa dove si trova il laboratorio che conserva l'antidoto, e quella più sgangherata dei due anziani Marc (Michel Piccoli) e Hans (Hans Meyer) che hanno un grosso debito con l'Americana e pensano di ripagarlo impossessandosi dell'antidoto per rivenderlo. Comprendendo di non potercela fare da soli, anche perchè il terzo componente della banda è appena morto, si rivolgono a suo figlio Alex, appena uscito da galera, grande ventriloquo e abile prestigiatore, il quale aaccetta la missione, abbandona la sua ragazza e subito dopo si invaghisce di Anna (Juliette Binoche) amante di Marc. Inizialmente, respinge la corte di Alex, perchè afferma che lei si innamora solo di uomini maturi e anziani.

Alex riesce a rubare l'antidoto, ma in una confusa quanto esagitata bagarre, viene colpito al ventre, proprio nel suo punto debole, poichè si lamentava di forti mali di pancia da quando era uscito dal carcere. Consegna l'antidoto a Marc e ad Hans, e, come gli era stato promesso, lo accompagnano all'aeroporto. Il piano era di salire su un piccolo aereo a elica che lo avrebbe portato  in Svizzera, ma Alex muore nell'auto che lo trasporta verso la salvezza.

Sui contenuti di questo film si potrebbero scrivere numerose pagine, ogni scena ha tanto da raccontare, oltre quello che si vede.

E ogni scena si presta a interpretazioni diverse, strutturalmente legate agli accadimenti del periodo, gli scioperi negli atenei, le conseguenti manifestazioni di piazza,gli affannosi appelli ad evitare l'amore mercificato, sicuramente responsabile della diffusione dell' AIDS. Una morale laica, sofferta e intelligente, che contribuirà al grande successo di questo film, ancora tra i più "scaricati" dai cinefili di tutto il mondo.

Ben strutturato nella perfetta sceneggiatura ( di Carax) e nella fotografia di Jean-Ives Escolfier, commentato dalle musiche immortali di Benjamin  Britten, Prokofief e Chaplin e dalle canzoni di David Bowie, Charles  Aznavour e Serge Reggiani, il film si avvale di un cast di tutto rispetto. Oltre i citati Piccoli, Meyer, Binoche e Brook, troviamo Denis Lavant (Alex - Linguamuta), Serge Reggiani e il noto disegnatore Hugo Pratt nella parte di Boris, autista dell'Americana.

 

 

 

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