Regia di John Cromwell vedi scheda film
La giovane moglie di un rapinatore, rimasto ucciso in un colpo da pochi dollari, viene condannata per complicità e sprofonda in un inferno: già al suo ingresso in prigione apprende di essere incinta, ma sua madre non può occuparsi del bambino, che viene dato in adozione; rimasta sola al mondo, indurita dalle angherie, divisa fra la volontà di non farsi risucchiare e la necessità di sopravvivere, recupera la libertà solo a prezzo della sua sanità morale. Dramma carcerario al femminile con tutti gli ingredienti del genere: detenute equamente divise fra solidali e carogne, direttrice umana, sorvegliante aguzzina, il miraggio del colloquio per la libertà condizionale. Si percepisce il tipico didascalismo di marca Warner, ma il finale ha il coraggio di non lasciare nessuna speranza. Toccante interpretazione di Eleanor Parker, che però dimostra ben più dei 19 anni dichiarati (e infatti ne aveva quasi 30); ma è anche un film corale, fatto di tante storie diverse, persino con qualche intermezzo comico di alleggerimento.
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