Regia di Louis Malle vedi scheda film
Prolungamento sessuale del racconto "Alice nel paese delle meraviglie", in cui, in questo caso, l'illusione viene inghiottita dall'allusione. Il tasso presente nell'incipit, mette subito in chiaro le cose: non ci sono più conigli bianchi da (in)seguire, miraggi da rincorrere, ma, questi, assumendo una forma più reale e vera, nonché mortale (rappresentata appunto dal tasso), non indicano più una strada da percorrere, ma la invadono, ostacolando il tragitto, ponendosi come tappa obbligatoria - punto di rottura (incidente) - da superare, "schiacciare": si è passati ad uno stadio successivo, più maturo, materiale. L'innocenza lascia spazio all'adolescenza: dall'esplorazione del paese delle meraviglie, alla scoperta del corpo delle meraviglie (o delle meraviglie del corpo). Lo stregatto burlone si trasmuta in un unicorno filosofo: la protagonista non vuole più domande, enigmi, indovinelli, ma risposte. "Black Moon", sospeso tra Lewis Carroll e Peter Greenaway, tra l'onirico e il "teatrale", passando per vie psicanalitiche (Freud, Jung), è un viaggio (simbolico) alla ricerca della propria sessualità, del proprio (impossibile) delineamento psicofisico.
Menzione speciale alla splendida fotografia di Sven Nykvist.
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