Regia di Otto Preminger vedi scheda film
Rise and fall in chiave mèlo. Forever Amber affascina per il meraviglioso Technicolor, scintillante confezione di un drammone in costume un po' ingessato ma dalla discreta presa, vuoi per la dinamicità della trama, vuoi per le tonalità forti del soggetto. Impeccabile la messinscena di Preminger (non a caso affiancato nei crediti da John M Stahl, più a suo agio in questi territori), sopratutto per non far cadere mai il ritmo fra sciagure e scherzi del caso in una società falsa e ipocrita, dove l'ascensore sociale è basato sulla sopraffazione e l'inganno. Così su questo sfondo pessimista il cuore in tempesta di Ambra naufraga violentemente pensando invano che il faro dell'amore possa salvarla e redimerla. Ma non è così: superata la peste, superata la gabbia delle convenzioni sociali, il tradimento più forte è quello dell'amato e qui crolla il mondo della giovane e qui il mèlo vola alto. Interpreti adeguati anche se il regista (fonte Mereghetti) corteggiò molto Lana Turner, l'opzione Darnell mi pare molto convincente, sia nella bellezza che nel tipo di fascino diretto e spregiudicato che riesce a trasmettere. Se devo fare un appunto, lo faccio sulla musica: a tratti stucchevole e ingombrante, l'unico elemento gestito così così dal regista, restando ferma la considerazione che questo titolo non fa altro che confermare la qualità della sua ottima filmografia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta