Regia di Paolo Cavara vedi scheda film
Thriller piuttosto interessante e originale, non tanto per il soggetto piuttosto per il suo sviluppo. Si nota, fin dalle prime battute, un’ironia di fondo che riesce a colorire i dialoghi e a impreziosire le ottime performances del cast artistico. Troviamo un giovane e simpatico Michele Placido, nel ruolo di protagonista, spalleggiato da attori del calibro di Tom Skerrit (“Alien”), John Steiner e soprattutto dal sempre valido Eli Wallach (l'indimenticabile Tuco de "il buono, il brutto e il cattivo") che gigioneggia per i pochi minuti in cui viene chiamato a guadagnarsi la pagnotta.
La sceneggiatura ha dei meriti (l’ironia, la proposizione di qualche scena più piccante e perversa del solito, lo snocciolare alcuni indizi allo spettatore poi decisivi nell’epilogo), ma anche qualche demerito. Tra questi ultimi non si può fare a meno di evidenziare alcuni buchi narrativi (a esempio, si capisce poco il motivo per il quale il personaggio di Steiner continui a vagare attorno alla villa abbandonata; resta abbastanza oscuro anche l’atteggiamento di fondo di Wallach). Tutto sommato, però, siamo alle prese con uno dei migliori spaghetti thriller realizzati dopo il filone argentiano.
Regia non eccelsa, soprattutto nella messa in scena degli omcidi e nella capacità di creare tensione (sembra quasi di essere in un poliziesco con venature thriller, piuttosto che in un'opera votata a gaffiare le corde emotive dello spettatore), ma comunque capace di imprimere un ritmo abbastanza sollecito. Colonna sonora non trascendentale, bene la fotografia e le scenografie specie nella parte finale (arresto di Steiner che avviene in un clima alla Lucio Fulci). Consigliatissimo agli amanti del genere. Voto: 7.5+
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