Regia di Paolo Cavara vedi scheda film
Tra i numerosi tentativi di imitare il cinema delittuoso ed erogatore di brividi del primissimo Argento, con tanto di titolo "zoofilo" compreso, questo di Paolo Cavara è tra i più apprezzati e stimati dagli appassionati del genere thriller: il commissario Giannini indaga su omicidi compiuti facendo cadaveri in un beauty-center utilizzando la tecnica del ragno del titolo, quindi sventrando dopo aver paralizzato le malcapitate vittime con una lama nella nuca.L'efferatezza del modus operandi del killer rende "La tarantola..." tra i più fedeli allo spirito del cinema dell'autore di "Il gatto a nove code" , e il film fino a un certo punto è discretamente convincente, però si fa confuso quando giunge l'inevitabile momento di tirare le somme e trovare una conclusione. Cavara inganna lo spettatore facendo sì che il colpevole sia difficilmente sospettabile,ma lo scioglimento delude un bel pò: inoltre il personaggio di Stefania Sandrelli è reso maluccio, e pure Giancarlo Giannini, in uno dei primi ruoli da protagonista, è troppo sopra le righe e nevrotizzato. Risultato finale comunque, sufficiente anche se senza entusiasmi, a provocare qualche brivido.
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