Trama
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Regia di Paolo Cavara
Con Philippe Leroy, Delia Boccardo, Gabriele Tinti, Giorgio Gargiullo Vedi cast completo
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Metafora e sineddoche a doppio senso (come minimo), l'occhio selvaggio del titolo è lo strumento per eccellenza, il filtro che collega la protesi meccanica da una parte al corpo di carne del "conducente" e ideatore e dall'altra alla sfuggente immanenza del flusso di realtà esterno/interno, è quindi riferimento ad una fusione e identificazione reciproca tra macchina da presa,… leggi tutto
Andare dove le cose accadono o farle accadere nel posto in cui siamo. Cinema verità o cinema menzogna. Il film svela il meccanismo dei mondo-movie nati qualche anno prima grazie anche al nostro regista. Cavara conosce quindi molto bene quello che c’è dietro a questi film , dove l’occhio più che selvaggio appare cinico e spietato. Le cose devono accadere davanti… leggi tutto
Andare dove le cose accadono o farle accadere nel posto in cui siamo. Cinema verità o cinema menzogna. Il film svela il meccanismo dei mondo-movie nati qualche anno prima grazie anche al nostro regista. Cavara conosce quindi molto bene quello che c’è dietro a questi film , dove l’occhio più che selvaggio appare cinico e spietato. Le cose devono accadere davanti…
leggi tuttoPaolo (Leroy),un regista italiano,non si ferma di fronte a niente per trovare materiale realistico per il suo documentario.In compagnia della sua amante Barbara (Boccardo) e di una toupe improvvisata viaggia intorno al mondo cercando eventi sensazionali,e non si fa scrupoli,quando possibile a forzare la realta' stessa.Fino a dove puo' arrivare la sua fame di sensazionalismo ? .Cavara…
leggi tuttoPaolo Cavara era entrato nel cinema pochi anni prima, da una porta laterale. Quella dei cosiddetti 'mondo movies', filone inaugurato da Mondo cane, del 1962, co-regia di Cavara, Prosperi e Jacopetti. Ma questa porticina in realtà rimarrà spalancata per molti anni e farà in modo che il genere si espanda a dismisura (degenerando nel trash più assoluto molto in fretta),…
leggi tuttoMetafora e sineddoche a doppio senso (come minimo), l'occhio selvaggio del titolo è lo strumento per eccellenza, il filtro che collega la protesi meccanica da una parte al corpo di carne del "conducente" e ideatore e dall'altra alla sfuggente immanenza del flusso di realtà esterno/interno, è quindi riferimento ad una fusione e identificazione reciproca tra macchina da presa,…
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Commenti (4) vedi tutti
Anti cinema nouvelle vague o giornalismo embedded ante litteram?
leggi la recensione completa di tafoUn cult del cinema di genere italiano...va' visto.
leggi la recensione completa di ezioCome sono e come lavorano i giornalisti. Purtroppo però è girato che fa addormentare.
commento di gruvierazottimo il cast ma il film alla fine diventa troppo noioso.
commento di lonestar