Regia di Takashi Shimizu vedi scheda film
Presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia del 2004 -
nella sezione cinema digitale - questo thriller dell'anima diretto
dal regista di THE GRUDGE ,Takashi Shimizu , ed interpretato da un
altro gran regista , Shinya Tsukamoto - TESTSUO,SNAKE OF JUNE.. - ,e'
un eperimento a bassissimo costo che ricorda un certo tipo di cinema
anni'70 europeo che cercava nuove strade sia per i film di genere che
per i lavori autoriali .
Esperimento pretenzioso e con alcuni difetti - certe parti sono
eccessivamente "staccate" dal resto, la linea temporale a volte viene
interrotta troppo bruscamente e questo va scapito del ritmo gia'
lento come scelta stilistica - ma sicuramente non banale e abbastanza
riuscito.
La regia di Shimizu e' precisa,spigolosa,accurata ,curata nei
dettagli - ottima anche la fotografia,che spazia tra tagli realisti
(ci) fino al puro astrattismo - e lascia che il racconto scivoli
sulla pelle del protagonista che nella sua scalata verso la follia -
oppure verso al sua autocoscienza - non riese mai - gustamente - a
risutare atteraente per lo spettatore.
La sua ricerca dell'orrore non ha vero scopo se non quello di far si'
che egli stesso non ne provi piu' arrivando alla summa di esso.
Una ricerca che la sceneggiatura affronta in modo secco - ottimi i
momenti sanguinolenti - ,essenziale - voce off ricorrente (anche
troppo ),ma pochissimi dialoghi interpersonali... - e con un gusto
dell'humor particolarmente giapponese e che forse non verra' capito -
o apprezzato,che poi e' quasi la stessa cosa... - al di fuori dei
patri confini.
Comunque , dicevo , una pellicola intrigante,sicuramente difficile e
poco immediata,ma che ha dalla sua molte buone sequenze ed
un'atmosfera notevole.
E non e' poco visto che il tutto e' girato in digitale e senza -
quasi - effetti speciali.
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