Regia di Takashi Shimizu vedi scheda film
Ritorno alle origini.
Marebito rappresenta la spasmodica ricerca del terrore per raggiungere una sorta di verità/sentenza metafisica relativa alla pre-morte. Volontaria discesa nella follia umana, oppure involontaria ascesa verso il raggiungimento della conoscenza definitiva? Per comprendere se stessi e per ritrovarsi, bisogna attraversare una porta che non si conosce : è l'ansia trasmessa dall'ignoto che spalanca la via da percorrere - è necessario che vita e morte coesistano, così da garantire lo sviluppo del "sottosuolo" e di tutte le paure che appartengono ad esso, nel quale sono rifugiati tutti i timori e le angosce primordiali. L'aldilà confina con la terra, l'arcano confina con la coscienza - tutto ciò attrae l'uomo da sempre. Questa dimensione mistica non è un mondo lontano o irraggiungibile, ma è l'universo che si trova dentro l'essere umano : un sottosuolo - subconscio - che ospita le inquietudini esistenziali che turbano l'equlibrio psicofisico di ogni essere vivente (umani o bestie? Forse mostri). Impossibile non sentire l'esigenza di visitare questo angusto spazio ancestrale nel quale, forse, si nascondono tutti gli oscuri desideri umani, capaci di generare entità primigenie - amori trasversali, in catene ; ed è proprio grazie a questo essere animalesco - una donna - che il protagonista ritornerà alle origini, abbandonando per sempre la superficie e abbracciando definitivamente il sottosuolo (vita o morte?). Quando è nata realmente la paura? Che cos'è il terrore? Esiste una civiltà, ormai dimenticata o forse mai conosciuta, costruita da esseri superiori, che probabilmente racchiude tutte le risposte. Dove cercarla? Nelle profondità del proprio inconscio ; per scoprire l'invisibile è necessario vedere con altri occhi : occhi che palesano finzione, affinchè essa diventi più vera della realtà stessa - un pò come il cinema, un pò come gli incubi. Il terrore assoluto deriva dalla visione di quell'antica saggezza che a volte riemerge dall'inconscio. Innamorarsi della follia che produce la mente. Che cosa rappresenta Marebito? L'esibizione di un falso declino mentale con la speranza di comprendere il vero significato della paura, oppure un viaggio introspettivo, guidato dall'inevitabile terrore esistenziale, per evitare la pazzia definitiva?
Un film confuso, inspiegabile, incompleto e affascinante, che spiazza in continuazione lo spettatore.
Marebito è un pò David Lynch (INLAND EMPIRE), un pò Shinya Tsukamoto (Haze) e un pò Howard Phillips Lovercraft (Le Montagne Della Follia).
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