Regia di Yves Robert vedi scheda film
Robert ha fatto spesso dei film deliziosi e mai inutili, soffermandosi su particolari e situazioni inusuali e ben sorrette da una solida sceneggiatura, qui fece clamore inaspettatamente cogliendo in pieno l’argomento infantile e rendendolo come metafora del mondo degli adulti in un modo semplicemente efficace e senza forzature, si ride e si sorride per la freschezza della rappresentazione a cui contribuisce una perfetta direzione degli attori bambini che si muovono in maniera davvero efficace. La violenza infantile non supererà mai quella degli adulti, anche se posta in maniera non certamente ipocrita, colpisce anche la rappresentazione della società riportata nel mondo infantile e risolta con un pensiero “socialista” di primo pelo e molto vero, umanamente parlando. Il finale non è propriamente consolatorio, ma molto efficace. Commento musicale efficace e fuori dai soliti parametri. C’è stato anche un sequel non all’altezza in cui è stato sfruttato il bambino che aveva colto la fantasia popolare, in più un remake che non ho visto, ma da quello che letto è stata una fortuna.
Una storia di bande di paese, che sono composte da bambini
discreta colonna sonora di José Berghmans, fuori dai canoni
Eccellente regia, e di non facile attuazione, ma nella leggerezza ha retto benissimo tutto il film, che rimane ancora oggi fruibile, benché non lo si veda molto spesso ed anche stranamente.
Il capogruppo, efficace, come anche tutti gli altri ragazzi che partecipano, compreso il simpatico Antoine Lartigue
Il capo della banda avversaria
Il fratello maggiore di Antoine, che però gli ruba la scena
Volto famoso anche da noi, nel ruolo del padre della banda avversaria
Grande caratterista e qui padre violento e manesco, ma simpaticamente
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