Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film
Oltre al nome dei due personaggi centrali della storia, di importante c'è davvero poco da ricordare in questo film. Quantomeno c'è una sceneggiatura impeccabile con tanto di 'colpo di scena' conclusivo, che nega il lieto fine più palese, ma che non fa altro che rimandare alle prossime puntate aprendo alla speranza e alla fantasia dello spettatore; le firme sul copione sono quelle di Valerio Zurlini (soggetto: e si sente tutto il dolceamaro della sua inventiva), del regista, di Jean Blondel (aiuto regista) e della coppia Benvenuti - De Bernardi (poco più che esordiente). Jacqueline Sassard, la giovane protagonista, è qui alla prima esperienza di un certo peso su un set cinematografico (fino a quel momento aveva solo avuto una particina in una produzione francese); non è particolarmente effervescente, soprattutto considerati i suoi 17 anni (si pensi a simili ruoli affidati a una Spaak, per meglio comprendere cosa si intende con l'aggettivo 'effervescente'). I nomi da dare in pasto al pubblico sono, piuttosto, quelli di Raf Vallone, di Sylva Koscina e di Leda Gloria, già vista con Emmer, Matarazzo, Franciolini e anche con lo stesso Lattuada (Il mulino del Po, un decennio prima). Visto oltre mezzo secolo dopo, Guendalina fa sorridere per il perbenismo di cui è intrisa la storia: ma quella a tutti gli effetti era l'Italia del 1957, la stessa in cui il musicista Piero Piccioni (qui impegnato in una delle sue consuete, discrete prove) si firmava Piero Morgan per evitare ulteriori ripercussioni dello scandalo Montesi sul suo lavoro. Particina per il giovane Enzo Cerusico, produce Carlo Ponti (ma il budget non è certo altissimo), fotografia di Otello Martelli che nei titoli di testa compare accreditato come 'direttore delle luci'. 5/10.
Guendalina e Oberdan, due ragazzi sui vent'anni, si conoscono d'estate a Viareggio. Le vacanze finiscono, ma la loro relazione no; sarà difficile farla accettare ai genitori di lei, che oltrettutto sono prossimi alla separazione, ma l'amore tutto rende possibile.
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