Regia di Leonard Kastle vedi scheda film
Il film di Kastle è piuttosto inusuale, leggere la trama può trarre in inganno a ciò che si accinge a vedere sullo schermo.
Incentrato su una coppia di serial killer, descrive con realismo l'evoluzione di un rapporto particolare, sottilmente malato, tra i due protagonisti e le malcapitate vittime dei loro raggiri prima ed omicidi poi, determinato proprio da tale evoluzione.
Straordinari sia Lo Bianco e la Stoler perfettamente assenblati, capaci di manipolare le loro vittime a loro piacimento, ma anche manipolarsi a vicenda tanto da rendere oggettivamente difficile stabilire chi dei due è il burattinaio dell'altro.
Bellissima la fotografia in bianco e nero che evidenzia la natura contrastata e tormentata del loro rapporto, che inizialmente ha una tonalità quasi da commedia nera, poi con l'emergere della tensione e soprattutto la gelosia patologica di Martha, ci trascina in una spirale di follia dove la violenza diventa una specie di riflesso in cui emerge una volontà nascosta di predominio sull'altro.
Uno sguardo anomalo, piuttosto originale e inconsueto raccontato con crudezza senza eccessi, ma carico di tensione emotiva. Da riscoprire.
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