Regia di Leonard Kastle vedi scheda film
10 anni fa, quando lo vidi, rimasi agghiacciato per lo stile usato (o meglio, inventato) da Kastle all'epoca in cui fu girato il film. Rivisto oggi, lo si può considerare uno fra i precursori-ispiratori delle attuali opere televisive di qualità; le stesse che, grottescamente, fanno uso di quella indipendente libertà creativa un tempo caratteristica dominante della settima arte. Quando fu presentato nel 1971 al Festival di Pesaro, dopo la proiezione molti presenti giudicarono il film come una rappresentazione della situazione politica americana (con allusioni persino al movimento delle "pantere nere), ma dopo un'infinita serie di scempi interpretativi una donna si alzò infuriata e gridò al pubblico: "Non avete capito niente! Questo film è una meravigliosa storia d'amore". Era Marguerite Duras. E come darle torto, ancora oggi?
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