Regia di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan vedi scheda film
Non si può ancora parlare di primo Kolossal della Storia del Cinema (primato che spetta a "Quo Vadis?"), ma non siamo molto lontani da quella strada. Questa rappresentazione dell'Inferno Dantesco, ispirata chiaramente alle illustrazioni di Gustave Dorè, è molto suggestiva e riuscita. Si passa dai toni pacati (Apparizione di Beatrice, il Limbo), ai toni forti e duri (Malebolge) dove la componente visiva gioca il ruolo più importante. La scenografia e gli effetti speciali sono di prima classe, impressionanti per l'epoca, il film, infatti, ebbe dei costi enormi e dei tempi di produzione esorbitanti. Comunque si parla del periodo del Cinema delle Attrazioni, dove la componente narrativa non era curata e dove il montaggio costituiva solamente da raccordo fra una componente visiva e l'altra, e soltanto questo impedisce a questa pellicola di entrare di diritto fra la lista dei Kolossal. Rimane comunque un film da visionare e gustare, lasciandosi prendere dai vorticosi gironi infernali rappresentati come nessuno farà in futuro. Per troppo tempo questo film è stato dimenticato, riportato in commercio recentemente nella collana Cinema Ritrovato. Da rivalutare.
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