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Incubi notturni

Regia di Alberto Cavalcanti, Charles Crichton, Basil Dearden, Robert Hamer vedi scheda film

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La recensione su Incubi notturni

di mm40
6 stelle

Un architetto si reca per lavoro in una villa i cui abitanti, pur sconosciuti, gli risultano in qualche modo familiari. Ciascuno di loro gli racconta una storia a base di brividi e morte, finché l'uomo in preda alla follia uccide uno dei suoi interlocutori. E poi si risveglia da un brutto incubo: una nuova giornata di lavoro lo attende.


Questo film ha una pecca gigantesca: la titolazione italiana; Incubi notturni non si può davvero sopportare in alcun modo, è una banalità scioccherella che inficia la profondità di scrittura del lavoro, nonché più in generale il suo misterioso fascino. Sembra essere la classica pellicola a episodi, Dead of night (non sarà eccezionale, ma certo è meglio il titolo originale), composta da varie storie soltanto superficialmente collegate tra loro, e anche la scelta di suddividire i vari segmenti della trama tra differenti registi pare puntare in quel senso; dietro la macchina da presa si alternano perciò il brasiliano-francese Alberto Cavalcanti, che è anche supervisore dell'intero lavoro, e il tris britannico composto da Charles Crichton, Robert Hamer e Basil Dearden. Allo stesso modo sul copione ci sono le firme di John Baines e di Angus MacPhail, con dialoghi addizionali di T. E. B. Clarke, e i racconti da cui viene preso spunto sono dei due sceneggiatori, di E. F. Benson e di nientemeno che Herbert George Wells. La cosa più interessante dell'opera sta nella dimensione psicologica dei personaggi, davvero sottoposta a notevole cura, e nel ritmo snello in secondo luogo, che permette lo svolgimento di sei storie ben dettagliate (le cinque narrate più quella del protagonista) in appena cento minuti; la ciliegina sulla torta è rappresentata poi dalla struttura circolare della trama e dalla sua prepotente ambiguità (il finale è seriamente un colpo di scena magistrale). Pur essendo stato girato nel 1945 in Dead of night si ritrova ante litteram qualcosa di Ai confini della realtà, che andrà in onda solamente un decennio e mezzo più tardi, e forse anche della serie Alfred Hitchcock presenta che arriverà a partire dal 1955. 6,5/10.

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