Regia di Mario Monicelli, Steno vedi scheda film
Un grande capolavoro del nostro cinema.
Il miglior film dell'accoppiata Monicelli-Steno ed uno dei punti più alti della commedia italiana. Totò e Fabrizi sono al meglio di loro stessi e, gareggiando in bravura, conferiscono un'enorme umanità ai loro personaggi, facendoci ridere e commuovendoci allo stesso tempo. La storia è raccontata con grande candore e sensibilità e non mancano gli echi chapliniani, vista la geniale coniugazione di comicità e malinconia. Ma la sua grandezza risiede nel modo di mostrarci come due personaggi apparentemente in lotta (la guardia ed il ladro appunto) possano essere uniti dalla miseria, dalla fame e dalla povertà del dopoguerra. Difatti lo spettatore non tifa per l'uno o per l'altro (dato che non c'è il protagonista e l'antagonista) ma riesce a provare comprensione per tutti e due, pur sapendo che se uno vincerà l'altro perderà. Questo è uno dei tanti motivi per cui "Guardie e ladri" viene considerato un capolavoro.
La pellicola è inoltre anche un ottimo modo per osservare la Roma postbellica dei primi anni '50, i suoi umori, i suoi costumi e la sua miseria. Forse per questo col tempo migliora. Azzeccatissime anche le musiche.
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