In una cittadina balneare inglese, King, leader di una banda giovanile, usa la sorella Joan come esca per farle corteggiare uomini che lui e i suoi compagni in seguito derubano. L'ultima vittima designata è il turista americano Simon Wells. Sopraffatta dai sensi di colpi e invaghita di Simon, Joan decide di scappare con lui. Inseguiti da King, alla ricerca di vendetta per il tradimento subito, Simon e Joan scivolano da una scogliera all'interno dell'area militare Edgecliff. Qui, scoprono un gruppo di bambini che, tenuti prigionieri dai militari, non hanno mai visto altri esseri umani.
Hallucination è work in progress fatto di veloci schizzi visionari, montaggio febbrile e audaci movimenti di macchina, che ne esaltano l’aspra incompiutezza.
Noiosetto e alquanto smorto in più punti ed è un peccato perché la trama è veramente interessante. Belli però gli ultimi 5 minurti finali, densi di un senso di angoscia che avrebbe però dovuto permeare in più di un occasione nella pellicola.
Per un'analisi completa dell'autore v.
RETROSPETTIVA LOSEY
http://www.indie-eye.it/cinema/losey-joseph.html
“La fine dell’innocenza” è il titolo che Jim Healy dà all’analisi su Hallucination nel Castoro, edito in occasione del TFF30 per la retrospettiva dedicata a Joseph Losey.
Titolo quanto mai pertinente per parlare di… leggi tutto
Intitolato in originale "The Damned", cioè "I dannati" (o meglio: "I condannati"), questo non è certo uno dei migliori film di Losey. Ispirato da un ideale politicamente giusto, da un umanitarismo pacifista dal quale è difficile poter dissentire, specialmente in un periodo nel quale la guerra atomica appariva un'eventualità tutt'altro che remota (il 1962 è l'anno della crisi dei missili di… leggi tutto
Ci risiamo, ma questa volta si scende d'età. Chi ha detto che 10 anni siano necessariamente l'età della spensieratezza? Esiste una narrazione cinematografica altra che ci racconta storie diverse, fatte di…
Film dalle mille tribolazioni produttive che ho visto in una versione non integrale ma con abbondanti ripescaggi dalla versione originale. Anche così il film conserva una evidente impronta autorale; basterà ricordare l'introduzione del personaggio antagonista (ll capo di una gang giovanile) splendida sequenza di violenza astratta girata come un balletto che con qualche eco di…
Spasimanti in fuga, inseguiti da un gruppo di teddy boys, si rifugiano in una caverna ai piedi di una scogliera, caverna abitata da strani bambini che non hanno mai visto la luce del Sole, oggetto di un esperimento scientifico governativo. Anche una regia dignitosa può far poco: il film è confuso, dispersivo, mal combinato nelle sue due anime, non riesce né ad ammonire…
Un Losey anomalo questo datato 1961: una storia intricata, intricatissima, pazzesca: commistione di generi bizzarra che il pur abile ed eterogeneo regista inglese stenta talvolta a governare, ma che trova alla fine una sua logica, seppur contorta, ed influenzata dal clima teso di quegli anni di guerra fredda che caratterizzava i rapporti ufficiali tra le due superpotenze mondiali. Due…
Peccato che il film a doppia trama confonda un po' le idee di chi assiste alla pellicola,prodotta anche dalla mitica Hammer in uno sfavillante bianco-nero.Sicuramente meglio la seconda parte quando entrano in scena i bambini contaminati e sale l'interesse.Finale aperto e pessimista.
Per un'analisi completa dell'autore v.
RETROSPETTIVA LOSEY
http://www.indie-eye.it/cinema/losey-joseph.html
“La fine dell’innocenza” è il titolo che Jim Healy dà all’analisi su Hallucination nel Castoro, edito in occasione del TFF30 per la retrospettiva dedicata a Joseph Losey.
Titolo quanto mai pertinente per parlare di…
La fantascienza, in una maniera forse meno sotterranea e più diretta di un genere altrettanto “forte” e abbastanza “similare” come l’horror, soprattutto negli anni che hanno…
Intitolato in originale "The Damned", cioè "I dannati" (o meglio: "I condannati"), questo non è certo uno dei migliori film di Losey. Ispirato da un ideale politicamente giusto, da un umanitarismo pacifista dal quale è difficile poter dissentire, specialmente in un periodo nel quale la guerra atomica appariva un'eventualità tutt'altro che remota (il 1962 è l'anno della crisi dei missili di…
Ogni tanto uscire dal tracciato dei “soliti noti” per concentrare l’attenzione su qualche altro nome importante e fondamentale della cinematografia internazionale, che ha reso splendente un passato non troppo…
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Commenti (6) vedi tutti
Un discreto film da vedere.
leggi la recensione completa di ezioHallucination è work in progress fatto di veloci schizzi visionari, montaggio febbrile e audaci movimenti di macchina, che ne esaltano l’aspra incompiutezza.
leggi la recensione completa di yumeUn lucido esempio di fantascienza di apocalittico pessimismo che è un intenso, preoccupato grido di allarme sul futuro dell’uomo.
commento di (spopola) 1726792Film visto per caso,accettabile e molto "British" dell'epoca ( e si vede) ma comunque Prodotto ancora onesto nella sua totale visione.voto.6.
commento di chribio1Noiosetto e alquanto smorto in più punti ed è un peccato perché la trama è veramente interessante. Belli però gli ultimi 5 minurti finali, densi di un senso di angoscia che avrebbe però dovuto permeare in più di un occasione nella pellicola.
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Film strano, incomincia con una storia d'amore e finisce in fantascienza.
commento di lonestar