Regia di Costa-Gavras vedi scheda film
La giustizia "incontaminata", il "POTERE" sporco e colluso,di mezzo gli ideali puri e liberi,di chi ancora crede nel cambiamento
politico e vitale di una nazione.40 anni fa era facile riconoscersi nelle utopie,negli idealismi,nel nome dei quali il sangue ha bagnato i selciati.Giovani,oppure uomini col verbo della verita',profeti del giusto e libero,in terre dove ne il giusto ne il libero hanno messo le radici.La vita di questa gente è rimasta a bagnare di sangue i selciati e le piazze,dove nella voce di uomini liberi e coraggiosi vi era la verita' scomoda contro un potere colluso,quello senza democrazia e liberta',improntato su i dogmi fasulli,dall' orgoglio ancestrale e senza significati.Questo film raccoglie il giusto e l'ingiusto,la verita' e la menzogna,l'ideale puro e il dogma totalitario.Chi ha vissuto quegli anni e chi( come me) non gli ha vissuti,dovrebbe recuperare l'opera di Costa Gavras,visionarla,capirla e rifletterne sui temi scomodi,ma dall'inequivoca profondita'.Tratto dal libro di Vassillis Vassilikos,è una storia sulla Grecia pre-sessantottina,una nazione all'odore di famigerati colonnelli.L'instaurazione di un regime militare passera' pero' da omicidi mascherati da "incidenti". Paghera' con la vita un deputato socialista,Lambrakis,il cui omicidio diverra' "incidente".Tutto cio' sopravvive grazie ad una sporca connivenza tra associazioni reazionarie segrete con apparati di polizia/militari.Il "Potere" vive di questo,è un virus insinuatosi in stanze alte,ai livelli societari dei cosidetti "pezzi grossi".Il "Potere" è un orda cattiva e illusoria,distruggente il mito della liberta',della parola,del vestire,dell' ascoltare musica o portare i capelli lunghi.Tutti debbono credere nell'ideale della "nazione" e del "Dio",ideali propinati da clown col petto gonfio di medaglie e di boria verde militare.Costa Gavras trascrive la storia della sua Grecia sul grande schermo,sovvertendone la "nomenclatura",tutto diviene "anonimo" e istituzionale,nelle figure di deputati,colonelli e magistrati,la parabola del potere vive qui,in piazze di picchiatori al soldo della gendarmeria,o di pacifisti contro il militarismo.Z è un film forte,dall'impatto notevole,costruito su piu' strati,intercorrenti dal thriller politico,alla critica sociale e l'emotivita'.Un pezzo di cinema politico magnifico,uno spicchio storico difficile da ripetere oggi,tutto è basato sull'"aria",un aria di piombo e paura,di corruzioni potenti,da cui difficilmente si sottrae.Costa Gavras lavora sul perfezionismo "datato" ed estremo,dove i luoghi del sangue e della protesta sono quelle originali,di anni 60 che finivano,intravedendo avanti a loro regimi intimidatori e terroristici.La potenza è tutta in una strutturazione consona alla vicenda,nella scelta degli attori,ognuno calato perfettamente nella parte.Su tutti emerge il magistrato incorruttibile e onesto,un Jean Louis Trintignat in stato di grazia,(premiato a Cannes).Ma oltre a Trintignant ci sono Montand,Irene Papas,Perier,Perrin e Salvatori,ognuno col ruolo predefinito,nell'"Orgia del potere" pervadente ogni strato sociale,dal piu' alto al piu' basso,c'è chi come Trintignat crede nel giusto e nel suo lavoro,chi come il Pubblico ministero Perier "chiude" gli occhi,serrando il giusto nel nome dell'"anticorpo" militare.Film carismatici come questo sono imprescindibili per chi ama il cinema d'impegno politico,un titolo cosi' parte dalla "fine",dalla lettera Z,come a voler sfatare il "Mito" del potere,un "anticorpo" contro i "virus" del pacifismo.Costa Gavras offre una parabola universale sulla corruzione racchiusa nei cosidetti "piani alti",quella che non si vede,ma è insinuata dietro titoli istituzionali,propagandosi nello strato basso del popolo e arrivando cosi' al vertice.Un film potente,uno dei migliori sul tema politico,sociale.La regia non si limita a trascriverne gli eventi,ma usa il flashback temporale,nel testarne l'emozionalita' dei personaggi,asciugandone il tono rigido e freddo nella tematica di queste storie.Alla fine trionfera' la collusione del POTERE,ma la Z di chi ha lottato per essere libero non morira' mai.........
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