Regia di Paul Weitz vedi scheda film
Surreale e colorata satira in chiave pop dell'America dei nostri giorni, vista attraverso lo specchio deformante di un ridicolo talent show al quale, per motivi di immagine traballante, si decide di far partecipare come giudice anche uno spaesatissimo presidente degli Stati Uniti. Il film di Paul Weitz comincia molto bene e nei primi minuti colpisce davvero nel segno con gag dissacranti e caratterizzazioni azzeccate e molto intelligenti; poi i buoni presupposti vengono meno in un deludente secondo tempo che trasforma la satira in farsa squinternata e abbassa tremendamente il giudizio globale fino alla sostanziale mediocrità. Buono comunque il cast, con un bravissimo Dennis Quaid nella parodia di un intontito presidente, un ottimo ed irriconoscibile Willem Dafoe e la consueta apprezzabile prova di Hugh Grant (anche se io continuo a preferirlo nelle pellicole "made in England) nel ruolo di un cinico conduttore. Un'occasione mancata, peccato, due stelle.
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