Patagonia. Il meccanico cinquantaduenne Juan Villegas ha perso il lavoro e per sopravvivere vende coltelli artigianali che nessuno vuole. Un giorno, in cambio di una riparazione, riceve come pagamento un bellissimo cane di nome Bombón. Dapprima la diffidenza è reciproca, ma poi i due diventano inseparabili, soprattutto dopo che Bombón vince un premio a un concorso locale...
Note
Regista elegiaco, gradevole e senza gran nerbo, l'argentino Carlos Sorin (_La pelicula del rey_, _Fergus O'Donnell dentista in Patagonia_, _Piccole storie_) conferma in questo film i propri pregi e difetti. Così come l'amore per il paesaggio lunare della Patagonia spazzata da un vento implacabile, lontano dalle città, tra personaggi surreali. In questo film entrano anche gli echi della crisi economica del paese.
Boh. Sinceramente fatico a capire tutto l'entusiasmo che questo film ha provocato in tanti. Nulla di che e, la grande storia d'amicizia tra l'uomo e il cane... non pervenuta
Un on the road abbastanza atipico che scorre lento dentro i paesaggi desertici della Patagonia. Un uomo e un cane che imparano a diventare amici in nome della vicendevole solitudine. Peccato che non sempre il ritmo segua l'andamento elegiaco conferito alla messinscena. Perché si sarebbe potuti andare oltre la semplice gradevolezza della visione.
Quando la semplicità paga. Quella del film e quella dei suoi protagonisti: un uomo e un cane, entrambi forse troppo buoni per la società che li ospita, ma in fin dei conti portatori del segreto della felicità, o quanto meno della serenità: essere sempre in pace con se stessi. Bonbon è un bellissimo (e docilissimo) dogo argentino, e chi ama gli animali non potrà non affezionarcisi fin dalla… leggi tutto
Regista elegiaco, gradevole e senza gran nerbo, l’argentino Carlos Sorin (La película del rey, Fergus O'Donnell dentista in Patagonia, Piccole storie) conferma in questo film i propri pregi e difetti. Così come l’amore per il paesaggio lunare della Patagonia spazzata da un vento implacabile, lontano dalle città, tra personaggi surreali. In questo film entrano anche gli echi della crisi… leggi tutto
Il film di Sorín, in passato regista di qualche ambizione, ha un andamento scorrevole ma lento, come le strade ondulate, ma sostanzialmente pianeggianti, della Patagonia. Se nella malinconia dell'uomo di una certa età che si sente ormai inutile ai parenti e alla società, con un unico amico rimasto, di mascella volitiva e a quattro zampe, "Bombón: el perro" fa venire alla mente "Umberto D."… leggi tutto
Lista di film che hanno per soggetto o che sono ambientati in Patagonia, nella Terra del Fuoco, estrema propaggine meridionale del continente sudamericano, divisa tra Argentina e Cile. Storie spesso di solitudine, di…
Il film di Sorín, in passato regista di qualche ambizione, ha un andamento scorrevole ma lento, come le strade ondulate, ma sostanzialmente pianeggianti, della Patagonia. Se nella malinconia dell'uomo di una certa età che si sente ormai inutile ai parenti e alla società, con un unico amico rimasto, di mascella volitiva e a quattro zampe, "Bombón: el perro" fa venire alla mente "Umberto D."…
Prima fu un sabato pomeriggio di maggio con "Bubble", poi il sabato pomeriggio dopo con "Whisky" e poi in altri caldissimi pomeriggi di giugno, durante i mondiali di calcio in centro a Bologna al Rialto, all'Odeon al…
Quando la semplicità paga. Quella del film e quella dei suoi protagonisti: un uomo e un cane, entrambi forse troppo buoni per la società che li ospita, ma in fin dei conti portatori del segreto della felicità, o quanto meno della serenità: essere sempre in pace con se stessi. Bonbon è un bellissimo (e docilissimo) dogo argentino, e chi ama gli animali non potrà non affezionarcisi fin dalla…
Voto 7 – ai confini del mondo (bellissimi i paesaggi della Patagonia) e simbolicamente ai confini dell’umanità dove la solitudine estrema del luogo si amplifica in quella di un uomo troppo buono, troppo docile, troppo piccolo di fronte agli eventi della vita. Ma il riscatto (e la speranza) sono nascosti anche in un piccolo uomo e nel suo piccolo mondo, fatto di minime richieste e di…
Perchè Film.tv ogni tanto toppa così vistosamente? Se non si assegna ottimo o perlomeno buono a questo gioiellino di film, allora...Quest'opera lascia attorno a sè una sorta di perenne malinconia, dolce, avvolgente. Sei condotto per mano in una storia dove hai tempo per riflettere su quanto ti accade, sulle avversità della vita ma anche sulle piccole gioie. Attori semplicemente superlativi…
Regista elegiaco, gradevole e senza gran nerbo, l’argentino Carlos Sorin (La película del rey, Fergus O'Donnell dentista in Patagonia, Piccole storie) conferma in questo film i propri pregi e difetti. Così come l’amore per il paesaggio lunare della Patagonia spazzata da un vento implacabile, lontano dalle città, tra personaggi surreali. In questo film entrano anche gli echi della crisi…
Un piccolo gioiello,struggente e ipnotico come i paesaggi della Patagonia nei quali è ambientato.Una sorta di road-movie sui generis,con un protagonista che non può fare a meno di suscitare simpatia,con quell'espressione totalmente priva di cattiveria e l'animo sempre ben disposto al succedersi degli eventi:In sostanza un altra buona prova del cinema sudamericano.
Dell’ultimo film di Sorin rimane impresso soprattutto il volto di Juan Villegas, col suo sorriso malinconico ed i suoi occhi ancora infantili. Il tenero affetto che il regista prova per il suo personaggio si trasmette direttamente al pubblico e permea tutta la pellicola. E il film, invece che rappresentare una storia, finisce per descrive una vita; la vita di un uomo mite e semplice, povero ma…
Un film sussurrato e tutto sotto le righe. Un uomo e un cane per caso insieme si riscattano da una vita di solitudine, povertà e probabilmente anche infelicità. Ma senza eccessi, senza lacrime, un ritratto lucido della dignità e della speranza di una strana coppia a spasso per un Argentina desolata e rassegnata.
Un film che lascia un segno lieve e delicato. Da ricordare.
Un piccolo grande film. Un ritratto lucido, agrodolce di un uomo gentile, della sua miseria, dei suoi sogni e delle sue piccole speranze in una vita migliore, del suo non perdersi mai d'animo. L'amicizia tra un uomo e un cane diventa il pretesto per raccontare un pezzetto di umanità dolente. Efficace, con attori non professionisti straordinari e senza pretesa alcuna.
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Commenti (2) vedi tutti
Boh. Sinceramente fatico a capire tutto l'entusiasmo che questo film ha provocato in tanti. Nulla di che e, la grande storia d'amicizia tra l'uomo e il cane... non pervenuta
commento di la criticonaUn on the road abbastanza atipico che scorre lento dentro i paesaggi desertici della Patagonia. Un uomo e un cane che imparano a diventare amici in nome della vicendevole solitudine. Peccato che non sempre il ritmo segua l'andamento elegiaco conferito alla messinscena. Perché si sarebbe potuti andare oltre la semplice gradevolezza della visione.
commento di Peppe Comune