Regia di Mario Van Peebles vedi scheda film
Sentito e affettuoso omaggio di Mario Van Peebles al padre Melvin Van Peebles, sceneggiatore-regista-attore del seminale e rivoluzionario "Sweet Sweetback's Baadasssss Song" del 1971 che viene qui ricostruito sotto forma di fiction: la gestazione laboriosa con l'estrema difficoltà a trovare produttori disposti a investire nel film, la lavorazione tribolata costellata da intoppi, imprevisti e mancanza di fondi che portano Van Peebles sull'orlo di un esaurimento nervoso, l'altrettanto tortuoso lavoro per riuscire a trovare distributori adeguati alle ambizioni dell'autore, i problemi con la censura, la promozione spartana, infine tanta fatica viene ripagata con i trionfali incassi al botteghino che ne fanno il film indipendente più redditizio dell'anno. Da lì partirà l'epopea della blaxploitation. Se nel film originale Mario (allora quattordicenne) ebbe una piccola parte, qui invece veste i panni di Sweetback, cioè il personaggio interpretato allora dal padre, ma anche quelli fuori dello schermo del padre stesso. Oltre che per via di un'evidente vicinanza somatica, sono i suoi ricordi e le sue emozioni di ragazzo che tornano a galla e gli rendono facile l'immedesimazione nel duplice ruolo che si trova a ricoprire ed è soprattutto questo che dà forza a incisività al film.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta