Regia di Jean-Marc Vallée vedi scheda film
Un bel ritratto generazionale di una famiglia canadese francofona in cui il titolo è semplicemente l'acronimo delle iniziali dei 5 figli amschi della famiglia.E'una sorta di caleidoscopio che parte in maniera quasi surreale la notte di Natale del 1960 con la nascita di Zachary e da qui analizza il cambiamento di usi e costumi per tutti gli anni 70 a suon di musica(PInk Floyd,Stones,Bowie per i giovani,Patsy Cline per il padre),droga e ambiguita'sessuale.Il tono non è cosi'acido ma disteso,gli attori ottimi,pecca solo per un'eccessiva lunghezza e per una trasferta nel finale a Gerusalemme che entra poco nel contesto.Nel complesso pero'lascia buone sensazioni....
Pezzi arcinoti.....
boh
Il piccolo ci sa fare
Il fratello maggiore:bel personaggio
la madre che cerca di appianare tutte le cose
Eccezionale:un padre che tutti vorrebbero avere che negli anni 70 è truccato stile Antonio Albanese con parrucca.....
Anche lui non male
non ha il dono della sintesi,ma non è male
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