Regia di Richard Shepard vedi scheda film
È di due anni fa, viene distribuito senza alcuna cognizione dalla Mediafilm (che in qualche modo doveva pur liberarsene, dopo averlo tenuto congelato per un bel po’), non se lo filerà nessuno, però The Matador è una delle sorprese dell’anno, uno di quei piccoli film che fa piacere esistano ancora, e vedere di tanto in tanto. Richard Shepard (prima di The Hunting Party, presentato a Venezia) sceneggia e gira con un’ironia puntutissima, scavando nelle solitudini e nelle morali di due personaggi ancora in grado di sorprendersi (anche di se stessi): alla larga da cinismi forzati (però non dalla cattiveria sana), ma anzi consapevoli del tempo, del mondo e soprattutto degli uomini, più spesso deboli eppure a volte troppo umani per reggere i ruoli. E così si possono ancora stringere rapporti d’amicizia e di reciproco supporto fuori dalla correttezza e dal pensiero comune: quasi un miracolo. Divertimento sopraffino, dove ogni singola cosa funziona, perfino la conclusione, assolutamente non accomodante come potrebbe apparire in superficie. Bravissimo Greg Kinnear; e Pierce Brosnan, nel ruolo della sua vita, è indimenticabile: lo si capisce da subito, quando si mette lo smalto sulle unghie dei piedi! Rincorretelo ovunque, perché non se fanno più tanti, così.
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