Regia di Andrej Tarkovskij vedi scheda film
L'incipit spirituale di un maestro, primo campo di prova in cui tastare temi cardine poi scandagliati nel corso di un'intera carriera. Tarkovskij si affaccia timidamente sulla propria arte metaforizzandosi nell'ingenuità di un bambino: dubbioso quanto basta a crescere sano, dotato anch'egli di uno strumento di cui ancora non può conoscere appieno le potenzialità. Il giovane dietro la cinepresa si diverte ad accostare e allontanare arte e vita, desideri e realtà, sfiorando più volte quella consapevolezza conquistata di lì a breve. Saggio di fine corso? Semmai, di inizio.
meravigliosa. Sembra non dire nulla, quasi nascondersi, e invece dietro questa timidezza svela piccole immensità
troppo avanti
indimenticabile
gran personaggio
non male
fa il suo dovere
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