Regia di Andrej Tarkovskij vedi scheda film
VOTO 7,5 ARMONIOSO Bell'esempio delle qualità del regista pur cedendo in un finale oniricamente affrettato. Regia attenta soprattutto alle sfumature di un incontro così strano e pieno di interessi; esso sembra simboleggiare l'importanza dell'arte, dell'attività artistica su tutte le altre attività umane. Sempre propenso ad allargare il proprio sguardo verso elementi poetici inattesi (una pozzanghera, degli edifici in demolizione) Tarkovskij traccia una storia che penetra nella visione fanciullesca della vita come pochi altri sono riusciti a fare. La bravura degli interpreti poi fa il resto, ottimo il bimbo, da sottolineare anche la fotografia che tende verso le tonalità dell'acquarello. Peccato per quel finale troppo poetico per essere non tanto credibile, quanto coerente con il racconto, visto che la simbologia troppo abusata è uno dei difetti del regista. Qua come al solito il suo talento visivo è prorompente, ma non disturba il procedere della trama anzi la amplifica, raggiungendo momenti sia di armoniosa allegria (la mela) che di angoscia disturbante (gli edifici demoliti).
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