Regia di Andrej Tarkovskij vedi scheda film
"Il rullo compressore e il violino" è un mediometraggio di circa 45 minuti che fu girato come saggio di regia al termine dell'università statale di cinematografia da parte del futuro maestro del cinema Andrej Tarkovskij.
È un breve film che ci racconta l'amicizia fra un bambino di sette anni, suonatore di violino, e un operaio addetto al rullo compressore, che diviene suo maestro di vita e quasi un padre.
Si tratta di un film molto semplice nella linea narrativa, perfino un po' zuccheroso e strappalacrime alla maniera di certi prodotti hollywoodiani, un film dove si possono trovare segnali della futura personalità registica dell'autore soprattutto a livello formale, con una squillante fotografia a colori dalle tonalità spesso sature e piccoli esperimenti visivi di scomposizione dello schermo, nonché il ricorso privilegiato a leitmotiv come l'acqua, che già qui ha un ruolo simbolico evidentissimo. È un'operina graziosa, originale a tratti ma nel complesso un po' fragile. Lo stile già si vede, ma appare complessivamente un po' incerto rispetto ai futuri lungometraggi, fra cui "L'infanzia di Ivan" girato un paio di anni dopo, ma ben più maturo nella storia e a livello visivo. Simpatici e tutto sommato efficaci i due attori che interpretano il bambino e l'operaio, di cui non si hanno altre notizie nel cinema, forse il finale onirico in questo caso non è quello più appropriato. Da vedere in ogni caso per completisti della grande opera tarkovskjana.
Voto 7/10
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