Regia di Cory Edwards, Todd Edwards, Tony Leech vedi scheda film
Diventato un autentico caso in patria giunge finalmente sui nostri schermi "Cappuccetto rosso e gli insoliti sospetti" ovvero la versione politicamente scorretta dell'ormai abusato immaginario fiabesco (Shrek docet).
Il film è costruito come un dramma giudiziario da camera in cui i 4 insoliti sospetti danno la propria versione della vicenda,con successiva ricostruzione da parte dell'investigatore Zampe (una rana dall' inappuntabile aplomb inglese) e l'immancabile happy end finale.
Ma l'apparente vento di novità non allevia la delusione per un prodotto tempestato da troppi elementi di disappunto: dall'intreccio,banale e telefonato,alle battute scadenti e prive di alcun mordente,per finire con le mielensi e irritanti canzoni che costellano e spezzano il ritmo degli eventi.
E anche le citazioni cinefile,ormai ingrediente immancabile di ogni produzione digitale,non fanno più clamore e diventano maniera (questa volta è il turno di XXX,M:I 1 e 2,Kill Bill,Pulp fiction e tanti altri).
A salvarci dal colpo di sonno ci pensano solo alcuni sprazzi di divertimento (la corsa nel carrello con la capra canterina) e dei personaggi - palesemente scopiazzati da altre produzioni (Scattino-Scrat e Lo spaccalegna-Kronk,a voi i paragoni) - tanto stupidi da risultare quasi geniali.
Troppo poco però per un pubblico che tra Pixar,Fox e Dreamworks ha affinato,e non poco,i propri gusti in fatto di animazione 3D.
E la sentenza non può che essere una:restarsene a casa visto il target (anagrafico e qualitativo) evidentemente basso cui punta questo ennesimo cartoon digitale.
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