Regia di Fernando E. Solanas vedi scheda film
Tra il 2004 e il 2005 Fernando Solanas dedica all’Argentina e alla sua terribile crisi del dicembre 2001 - che ha coinvolto anche l’Italia, scippata dei crediti e del denaro dei risparmiatori investito in “bond” - due documentari legati tra loro. Dal momento che per la distribuzione italiana vengono acquistati da due diverse società, capita la seguente bizzarria: la seconda parte, questo La dignità degli ultimi, esce in sala con un leggero anticipo rispetto alla prima, Il diario del saccheggio. Della crisi, così, possiamo valutare le immagini che illustrano soprattutto gli effetti, mentre si presuppone che per le cause dovremo attendere ancora qualche giorno. Solanas scende letteralmente per le strade, tra la gente che protesta; comincia (di)mostrando che la rivolta è stata forse così rapidamente incisiva perché ha coinvolto le classi medie (quelle che si sono viste depredare i conti correnti in banca) ma finisce per ricordarci che poi sono soprattutto le componenti sociali più disagiate, quelle che anche a livello urbanistico stanno ai margini (di Buenos Aires), ad aver subito le conseguenze del tracollo. Fernando Solanas racconta gli eroismi quotidiani di chi, attraverso forme di autogestione o rispolverando antichi concetti cooperativi, ha cercato e ancora cerca di unirsi per resistere al degrado e alla povertà, che laggiù ha ancora degli aspetti ottocenteschi, da spaccato londinese dickensiano. Commoventi, o meglio esaltanti, le donne dei “farmers” unite contro le banche che si portano via terreni e fattorie. La dignità degli ultimi è dunque una testimonianza preziosa su un risorgimento sociale possibile.
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