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Grosso guaio a Chinatown

Regia di John Carpenter vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Grosso guaio a Chinatown

di axe
7 stelle

La ragazza cinese Mao Jin giunge a San Francisco per incontrarsi con Wang Chi, suo promesso sposo. All'aereoporto, la giovane è rapita da misteriosi orientali; Wang Chi ed un suo amico, il camionista Jack Burton, non riescono ad impedirlo. Pertanto si recano in Chinatown per cercare Mao Jin e liberarla. La bellissima ragazza cinese è nelle mani di Lo Pan, ricchissimo imprenditore ma anche potente stregone millenario, imprigionato nel corpo di un decrepito anziano, il quale ha bisogno della giovane per eseguire un rito in grado di restituire giovinezza al suo fisico. Rivedo con piacere questo film fantastico di azione. Sin dall'infanzia, mi aveva colpito per l'atmosfera misteriosa e magica che permea le strade di Chinatown, una città nella città, dove il tempo sembra essersi fermato e sopravvive una fondata fede nel sovrannaturale, in forte contrasto con il materialismo della civiltà circostante. In questa evocativa cornice, John Carpenter, maestro dell'horror e della suspence racconta una vicenda scoppiettante, ricca di sequenze di azione e gradevoli effetti speciali. Tra i personaggi, quello che ho apprezzato di più è Jack Burton, uomo dai modi rozzi, ma buono di cuore, apparentemente mosso da istinti materiali - recuperare dapprima una somma di denaro che Wang gli deve, poi il suo camion, rimasto bloccato tra le vie di Chinatown e finito nelle mani della gang di Lo Pan - in realtà spinto dall'interesse per una bella ragazza bionda incontrata all'aereoporto e poi, tra i protagonisti della storia. Difficile, essendo Jack interpretato da Kurt Russel, non fare un confronto tra questo personaggio e il "Jena" Plissken - impersonato dal medesimo attore statunitense - protagonista di "1997 - Fuga Da New York", altro eccezionale film diretto da John Carpenter. Quest'ultima opera è un prodotto di pura azione, con elementi di fantascienza e riferimenti all'attualità; in "Grosso Guaio a Chinatown" prevalgono, invece, toni da commedia. Pertanto lo stesso protagonista è tratteggiato quasi come una caricatura di "Jena". Bravi anche gli altri attori. Piacevole vedere Dennis Dun nei panni del mingherlino Wang, in grado di tenere testa, grazie anche ad una fortissima forza di volontà, ad avversari all'apparenza ben più temibili. Tra gli antagonisti, più del multiforme Lo Pan, ho apprezzato le "Tre Bufere", guerrieri dall'espressione indecifrabile e dotati di misteriosi poteri magici. Nonostante i molti anni sulle spalle, il film è piacevole da vedere. Divertente grazie al ritmo serrato ed alle buone sequenze di azione; evocativo, per la ricostruzione dei magici ambienti di Chinatown, ben interpretato ed accompagnato da una memorabile colonna sonora.

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