Regia di Carlo Virzì vedi scheda film
Dal Libro di Teresa Ciabatti (che non ho letto) Adelmo, torna da me, sceneggiato dalla stessa Ciabatti con il regista, Paolo Virzì e Francesco Bruni. Esordio di Carlo Virzì, fratello di Paolo, che aveva curato le musiche di alcuni films del fratello. Il terreno è quello dell'Argentario e di Orbetello, da cui poi provengoniìo i Virzì. Diciamo subito che sono andato avedere il film con un certo pessimismo, visto il trailer, ed invece la cosa si è rivelata fresca, giocosa, ironica e ben congegnata. Il gioco attoriale è ben mischiato, cosa non semplice alla prima regia, e Carlo si tiene distante dai pressing dovuti alla sua prima opera. Intendiamoci, niente di eccezionale e nessun capolavoro, ma si apprezza moltissimo la storia e la bella impostazione della ragazzina , una Gabriella Bellisario ben guidata ed anche rispondente al personaggio in maniera impressionante, tanto da pensare che se non ci fosse...!!!Centrata benissimo la vita di una ragazzina sui 14 anni, con tutte le idee, i suoi pensieri e le sue bugie. Non centra niente con i films del genre ed il titolo mi sembra l'unica cosa sbagliata e che porta fuori rotta un certo discorso, senza traccia di ironia di cui invece il film si fa forza.
Camilla figlia di una famiglia benestante del 1987, va con la madre al amre nell'Aergentario. La ragazzina ha 14 anni e comincia vivere i propri songi ed amori adolescienziali, tutti vissuta dall'interno ed in un contesto non propizio.
Musiche del regista, ma la colonna sonora si basa molto sul Sassofono Blu di Nada, che furoreggiava in quegli anni
La figura del padre assente e vigliacchetto, ruolo abbastasnza nuovo e quindi itneressante per questo attore
La moglie della famiglia amica, di casa nei films di Virzì
Anche lei proveninete dal film di Virzì, Ovosodo. Attrice molto problematica in genere, qui quasi in vacanza
Partecipazione, forse un po' sfuocata, ma non balorda
Bravissima, insieme alla ragazzina protagonista. Fa un ruolo decisamente nuovo e senza isterismi, insomma la Morante dalla Stanza del Figlio in poi è riuscita a ridisegnare la sua carriera di artista di primo piano
Ottimo esordio,non con il botto, ma con professionalità, evidentemente, assorbita dal fratello da cui si distingue.
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