Regia di Carlo Virzì vedi scheda film
Estate 1987. Una ragazzetta viziata va in vacanza nella lussuosa villa toscana di famiglia; ha già deciso che quella sarà l'estate del suo primo bacio. Ma il ragazzo su cui ha puntato è quello sbagliato: ripiega perciò sul primo che passa, l'operaio che pulisce la piscina della sua villa.
Già musicista (con il suo gruppo, gli Snaporaz, e compositore di colonne sonore per i film del fratello Paolo), Carlo Virzì si sperimenta anche regista nel 2006, quando si mette dietro la macchina da presa per questo L'estate del mio primo bacio. Il titolo dice tutto: le atmosfere dell'opera sono quelle nostalgiche e patetiche di un romanzetto di formazione adolescenziale, oltrettutto senza grossi spunti in questo caso, ambientato in una Toscana turistica nel peggiore significato del termine e con una protagonista caricaturalmente estratta da un'alta borghesia spocchiosa e fuori dal mondo reale che dovrebbe sostanzialmente essere oggetto di critica, ma ogni pretesa di critica nel film si risolve in un insignificante quadretto sociale sfumato e privo di dettagli sensibili. L'esordiente Gabriella Belisario non è all'altezza della situazione, per fortuna nei ruoli di contorno compaiono, fra gli altri, Laura Morante, Neri Marcorè, Gigio Alberti, Regina Orioli, Bob Messini. Francamente un prodotto insipido e, pur proposto in una confezione dignitosa, fin troppo vacuo sul piano contenutistico. Sceneggiatura del regista, che naturalmente firma anche le musiche originali, di suo fratello, di Francesco Bruni e di Teresa Ciabatti, dal cui romanzo Adelmo, torna da me la storia proviene. 2,5/10.
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