Regia di Robert Altman vedi scheda film
funereo quanto basta per augurarsi che il signor altman non smetta presto di far film. una trasmissione radiofonica dopo più di trent'anni chiude i battenti perchè è demodè, fuori tempo massimo, per dirla in poche parole inutile. chiudere, abbattere e costruire un parcheggio. quelli che paiono già fantasmi di un epoca remota, come il detective kevin kline costretto alla sicurezza nella radio, o i due cowboys icone di un mondo, di una nazione e quel fantasma/angelo che si aggira per i palchi e i set a farsi vedere prima dall'uno e poi dall'altro senza fermarsi mai un attimo. c'è chi muore prima per farla finita quando ormai è finita da un pò non riuscendo più nemmeno a cantare talmente la voce se n'è andata(e la scena in cui chuck non riesce a raggiungere il tono fa venire una tristezza che ricopre di brividi). la telecamera passa fluida tra gli spazi angusti del set, accarezzando i suoi adorati personaggi come cullandoli per l'ultima volta. tutto passa e forse ha ragione gaspar noè a dire che il tempo distrugge tutto. l'angelo è arrivato per tutti in un colpo solo e di quei cantanti, personaggi, persone non rimarrà che una registrazione destinata prima o poi ad essere riscoperta dalle nuove generazioni che magari si faranno il culo per rimettere in piedi una trasmissione simile. intanto teniamoci compagnia coi titoli di coda e cantiamo insieme a loro, applaudendo con un pò di commozione un gruppo di attori che fa solamente piacere vedere diretti in un film così bello. naturalmente la mia preferenza va ai cowboys e la preferemza delle preferenze al grande e mai incensato abbastanza JOHN C REILLY
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