Regia di Sandro Bolchi vedi scheda film
Un noto cantante lirico in decadenza, Aldo, accetta di partecipare a un fotoromanzo. Qui conosce una giovane promessa, Iris, e se ne innamora. La ragazza però è coinvolta in un brutto giro di delinquenza, suo malgrado, a causa del fratello Ugo. Intanto Rossana, moglie di Aldo, chiede il divorzio.
Film televisivo-sceneggiato Rai della mastodontica durata di quattro ore, suddivise in quattro puntate da un’ora ciascuna, Melodramma è un prodottino di discreto artigianato realizzato – si presume – senza troppi grattacapi da un regista ormai esperto in lavori per il piccolo schermo, cioè Sandro Bolchi, che per la tv di Stato lavorava ormai da trent’anni, ovverosia dalla sua nascita. Scritto da un altro personaggio navigato e ben noto agli ambienti Rai quale Dante Guardamagna (con la collaborazione di Daniela Guardamagna), il film risulta assolutamente piatto nella narrazione, non particolarmente fantasioso nelle ambientazioni (gli interni, palesemente studi di registrazione, prevalgono nettamente) e, con un’altra litote, non proprio rocambolesco nell’azione: insomma perfetto per il pubblico domestico, non avvezzo a seguire trame complicate o ad accettare intrighi arzigogolati e personaggi psicologicamente approfonditi. Bene in ogni caso il cast, che pesca fra volti celebri e giovani promesse: Gastone Moschin, Carlo Giuffrè e Andrea Ferreol per i primi, Laura Lattuada, Luca Barbareschi e Daniele Formica per le seconde, con un ruolo marginale, ma molto vivace affidato al grandissimo caratterista Toni Ucci. 3,5/10.
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