Cinque ragazze di diversa nazionalità - Olivia, Summer, Ana, Christina e Nicole - si ritrovano su un'isola per iniziare un regime alimentare che prevedere di ingerire solo acqua. Olivia, che sembra la più tranquilla del gruppo, custodisce un inquietante segreto.
Note
Infascelli tenta la via sperimentale con scarso successo.
Alex Infascelli conferma di essere un bluff. Dopo l'orrido "Almost blue" da un romanzo di Carlo Lucarelli ed il discutibile "Il siero della vanità" da un soggetto di Niccolò Ammaniti, ecco questo "H2Odio" da un soggetto originale (!?!) dello stesso regista e di Vincent Villani. Sbalestrato, confuso, delirante schizofrenico incubo psicologico di sconvolgente pochezza narrativa, imbarazzante… leggi tutto
Il terzo film di Infascelli sceglie una via alternativa di distribuzione, risultando vincente sotto il profilo puramente commerciale. Dal punto di vista artistico ci troviamo invece un prodotto atipico, ma indubbiamente interessante. La storia è intrigante, e benchè spesso si notino alcune cadute nella sceneggiatura e nella regia, l'atmosfera è abbastanza inquietante da meritare attenzione.… leggi tutto
Che fosse coraggioso, lo sapevamo. Che fosse strano, pure. Ma che Alex Infascelli fosse bravo, molti avevano forti dubbi. Stroncato da metà critica col suo primo lavoro (Almost Blue, da un romanzo di Lucarelli, e vincitore di alcuni importanti premi), stroncato dal pubblico con la sua seconda fatica (il frainteso ed interessante Il siero della vanità), Infascelli si presenta con questa nuova… leggi tutto
Cinque ragazze si recano in una casa su un'isola deserta, di proprietà di una di esse, Olivia, per condividere la sperimentazione di una dieta a base d'acqua. Quattro di esse non prendono seriamente l'impegno, iniziando a mangiare di nascosto. Olivia, che aveva rispettato le regole, sprofonda nel delirio, concendendo sempre più spazio ad un'altra personalità che vive dentro…
Un piccolo ripasso di alcune pellicole da "primato". Alcune valgono la visione in sé, altre servono solo per fare bella figura con gli amici. Se avete da segnalare altri film, fatelo pure aggiungendoli: l'unica…
La sindrome del gemello evanescente: chiunque di noi la senta nominare, che fa? Va sull'enciclopedia, va su Wikipedia, si informa, riflette sulla questione e continua normalmente la sua vita. Il talentuoso Infascelli invece, probabilmente caso unico sul pianeta, non può esimersi dallo scriverci e girarci un film. Che è una plateale boiata. Didascalico nelle ricostruzioni…
Peccato davvero, perchè la storia potrebbe essere interessante per un horror/thriller. Ma il doppiaggio è scadente, e le scelte registiche anche. Frasi scontate o assurde. Incredibile che l'unica a convincere sia la Crescentini. Alcune scene (bacio sotto la pioggia di sangue, labbro strappato a morsi) sono capolavori di trashume!
Secondo la mia modesta opinione questa pellicola è stata sottovalutata e messa troppo sotto accusa. Infascelli con questo film si dimostra uno dei pochissimi registi italiani che "osa" un po' di più. Molto pretenzioso, molto coraggioso, sicuramente non è riuscito ai massimi termini, ma qualche sequenza ben girata e soprattutto ben montata si vede. Anche la fotografia non è lasciata al caso.…
Visto qualche mese fa....UNO DEI FILM PIU' BRUTTI MAI VISTI!! Pretenzioso, vuoto, inutile sia nella forma che nella sostanza (che non c'è!!).
Infascelli tenta la via "alternativa", le atmosfere di "Picnic at Hanging Rock", ma siamo lontani anni luce....
Odio questo genere di registi che puntano al film di culto, alla sperimentazione, al voler fare un qualcosa di diverso, ma di cui non sono…
Deludente, nonostante tutto. Nonostante una tecnica registica virtuosa e ultramoderna, nonostante un buon cast di attrici giovani, nonostante un'ambientazione claustrofobica che avrebbe fatto sperare in risultati migliori. La spiegazione affidata alla didascalia finale non migliora la situazione. Né chiarisce il comportamento ambiguo delle amiche della protagonista relativamente alla dieta…
Scadente questo terzo film del regista emergente Alex Infascelli; ciò dispiace se si pensa che da tempo in Italia manca del tutto chi sappia fare un buon thriller tale da competere col mercato americano e (ormai) con quello giapponese (orientale in genere. L'idea da cui prende spunto il film è anche buona ma viene sviluppata attraverso scene e (soprattutto) attori di scarso calibro. Voglio…
Alex Infascelli conferma di essere un bluff. Dopo l'orrido "Almost blue" da un romanzo di Carlo Lucarelli ed il discutibile "Il siero della vanità" da un soggetto di Niccolò Ammaniti, ecco questo "H2Odio" da un soggetto originale (!?!) dello stesso regista e di Vincent Villani. Sbalestrato, confuso, delirante schizofrenico incubo psicologico di sconvolgente pochezza narrativa, imbarazzante…
Molto sperimentale ma mi è venuto il mal di stomaco. C'è perfino un cammeo di Platinette. La trama è l’esatto opposto di “La grande abbuffata” di Marco Ferreri. Mi spiace dare 'mediocre' ad uno dei pochi Horror italiani recenti e film della new age.
Qualcosa di difficilmente sopportabile. Videoclip di terza categoria spacciato per horror sperimentale, l'opera ultima del pessimo Infascelli ha come principale punto di forza la protervia compiaciuta e debordante del proprio autore, smisurata a tal punto da far si che il malcapitato spettatore resti, alla fine, incollato allo schermo chiedendosi fino a che punto potranno spingersi gratuità e…
Dispiace dare un giudizio negativo ad una pellicola diretta dal bravo Alex Infascelli, ma questo “H2odio” è un film eccessivamente sperimentale con una sceneggiatura che pur essendo piuttosto originale si distingue per una lentezza sconcertante (sembra un classico film sovietico!?) tanto da rendere soporifera tutta la prima parte di film. La regia di Infascelli è schizofrenica e la mdp…
Mi aspettavo molto di più da quest'horror "made in italy", e sono rimasto molto deluso, la maggior parte del film è caratterizzatoda una lentezza esasperante, accentuata dai movimente molto raggionati della telecamera, e dal continuo soffermarsi sui particolari di questa. Si riprende un pò nelle ultime battute, quando la situazione ormai è degenerata, con delle continue sequenze di immagini…
Strano questo film di Infascelli, strano e particolare. Il film narra di queste cinque ragazze che decide di andare un'isola disabitata e fare un digiuno, dove l'unico alimento possibile è l'acqua (l'H2o del titolo, appunto). Un'idea sicuramente interessante, e che poteva portare a qualcosa di buono, ma Infascelli vuole strafare, ed esagera con soluzione troppo sperimentali, che alla fine…
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Commenti (8) vedi tutti
Definirlo scandaloso è un complimento.
commento di Stelvio69No no.. ma non la potete mettere tra la categoria horror!! Non è per niente horror!!! Assolutamente no
commento di ShopieNon ci siamo non ci siamo non ci siamo non ci siamo non ci siamo…ma che film è questo qui?! Ma stiamo scherzando? …questo regista va fermato,subito!
commento di TalassoFilm leeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeento,ma tanto! Brutto da morire.
commento di Blue VelveteUna pizza mostruosa. Dopo 5 minuti si capisce già come andrà a finire..
commento di frenzisNon male, ma di horror c'è poco.
commento di lonestarregia capace e azzeccata,cast e sceneggiatura brutti/a e cattivi/a
commento di antimesnoioso, pretenzioso e senza senso. Più che un film horror lo giudicherei un film fantascientifico.
commento di loolee