Regia di Louis Morneau vedi scheda film
Film tv che ha il grosso limite di voler scimmiottare il prequel “The Hitcher” ricalcandone buona parte della sceneggiatura (stessa ambientazione, serial killer con lo stesso modus operandi) e, persino, delle battute. Ne deriva, quindi, uno script (voto: 5.5) che non brilla affatto per originalità, ma che cerca solo di sfruttare il successo del film di Harmon al quale si ricollega mettendo nuovamente in scena il ragazzo che era stato vittima dei giochi diabolici del killer protagonista del primo capitolo. Gli sceneggiatori hanno così dimostrato di avere scarsa fiducia nei propri mezzi e questo è davvero un peccato vista anche l’ottima sequenza iniziale, nella quale si registra subito un efficace colpo di scena capace di spiazzare lo spettatore, ambientata di notte in mezzo ad un nubifragio (cosa che contrasta con tutto il resto del film in cui regna sole e polvere) con un aereo che atterra in mezzo ad una strada (l’intera sequenza ricorda le atmosfere del film “The Night Flier”). Contribuisce, poi, ad aumentare il rammarico, per aver sprecato l’occasione di creare un gioiellino, la regia del debuttante (?) Morneau (voto: 8). Quest’ultima, infatti, si rivela sorprendentemente ispirata e continuativa con il regista che fa ricorso a riprese da varie prospettive garantendo una variabilità di soggettive molto alta e una regia che fa della dinamicità il suo punto di forza (siamo ben al di sopra della media dei prodotti televisivi e non solo). Gradevole la colonna sonora di Joe Kraemer, più che sufficiente la fotografia. Cattive notizie, invece, sul fronte interpretazioni con attori in generale inadeguati al ruolo e con il protagonista J. Busey che offre una delle peggiori interpretazioni di sempre di uno psicopatico (aspetto che viene ulteriormente ingigantito dal raffronto con Rutger Hauer).
Basso il livello gore, che comunque è presente e raggiunge il suo apice nella scena in cui un cane esce da una baracca portando nella sua bocca una mano mozzata di una delle vittime ripresa in primo piano.
In definitiva niente di eccezionale, ma cmq assai superiore, grazie soprattutto all’apporto di Morneau, ai vari teen-movie che escono sul grande schermo. Voto: 6.5
Da tenere sott'occhio, davvero bravo.
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