Regia di Louis Morneau vedi scheda film
Le esperienze del passato dovrebbero servire da lezione. La tragica violenta storia che Jim Halsey si porta dietro, gli ha condizionato stabilità mentale, ma non gli ha impedito di arruolarsi nella polizia dopo che, suo malgrado, da colpevole designato fu riconosciuto vittima innocente ed anzi eroica nell'episodio crudele e mozzafiato dello storico film capostipite The Hitcher diretto da Robert Harmon e scritto magnificamente da Eric Red.
Quando Jim viene allontanato dalla polizia a causa di una missione finita male, l'uomo, sconvolto e teso, decide di distrarsi andando con la bella fidanzata, con cui sta trascorrendo un periodo di tensione ed incomprensioni sempre più insostenibili, a trovare l'anziano poliziotto che lo aiuto' a scagionarsi dalle accuse di omicidio organizzate a suo carico dal malefico autostoppisti.
In loco, tornando lungo le "strade della paura" percorse nel sangue solo un quindicennio orsono, la coppia ricasca nel tranello do offrire un passaggio ad uno sconosciuto nell'apprendere stato di bisogno: un uomo fisicamente diverso dal precedente maniaco, ma di fatto un suo malefico clone dal punto di vista comportamentale.
La situazione sembra ricalcare il massacro originario, ma la vicenda si dirotta sulla figura della bella fidanzata di Jim, impegnata in un percorso di sopravvivenza che diventa un vero e proprio calvario, nell'affrontare il quale la donna si circonda di indizi e sospetti che la riducono ad unica indiziata di una serie di morti violente.
Sequel ufficiale di un gran thriller caposcuola degli anni '80, tardivo rispetto allo scempio apocrifo di Umberto Lenzi e di fatto tutto, fuorché necessario.
C. Thomas Howell appare solo x passare le consegne alla sua splendida fidanzata, ma il film non figura se non come una sbiadita copia di un inimitabile unico ed irripetibile originale.
La protagonista, avvenente che sa mostrare il suo ben celato lato battagliero, risponde al nome di Kari Wuhrer, mentre il difficile, anzi impossibile compito di sostituire l'impareggiabile follia che sprizza dal volto sadico di Rudger Hauer, cade su Jake Busey, figlio di Gary, che quanto a sguardo folle non gli manca molto, mentre per quanto riguarda l'appeal appare di certoi deficitario rispetto al biondo impareggiabile capostipite.
Qui la figura dell folle autostoppista assume la fisionomia di un clone, come se il pazzo fosse stato replicato, o rigenerato, reincarnato nel corpo di un altro, ma la trama glissa su questa circostanza concentrandosi sull'azione.
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