Regia di John Cameron Mitchell vedi scheda film
Non so cosa pensare riguardo a questo film.Voglio dire le intenzioni mi sembrano buone (fare un film sul sesso senza troppi preconcetti e con sempre in primo piano la ricerca di relazionarsi a tutti i livelli,non solo quello sessuale,in una citta'dispersiva come New York)ma gli esiti e alcune scelte stilistiche fanno in modo che il risultato sia inferiore all'intenzione.La scelta principale che non condivido è l'inutile dispiego di scene di sesso inutilmente esplicite fino ad arrivare alla perversione(all'inizio del film il tentativo grottesco dell'autofellatio,oppure l'acceno sado maso),inquadrature di orge da film pornografico che non lasciano nulla all'immaginazione e menage gay a tre con indugiare ai limiti del morboso su alcuni particolari.Altra scelta che mi è garbata poco è la descrizione di questo piccolo spaccato di mondo gay:sembra che mentre gli etro sono votati alla monogamia,il gay per definizione puo'accoppiarsi con chiunque e in qualunque momento(vedi incontro tra sadomaso e terapista del sesso),non esistono coppie fisse e per non accennare poi al travestitismo(anche se sembrano dragqueen) e ad altre caricature del mondo gay che sono assolutamente fuori luogo e che non hanno nulla di veritiero.Il maggior pregio del film sono alcuni dialoghi con alcune battute fulminanti,le figure femminili trattate nel complesso meglio dei maschietti(e questo vale anche per le lesbiche di cui si parla),la New York di plastilina che fa capolino di quando in quando e in genere il colore acceso che caratterizza l'atmosfera dello Shortbus e della sua variegata umanita'....
non male
ok
sue le battute migliori del film
il personaggio piu'malinconico
ok
alcune scelte non condivisibili
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