Regia di John Cameron Mitchell vedi scheda film
Imbarazzante. Mitchell propone una visione sgraziata, esibizionista e fallocentrica della sessualità, dominata da omosessuali (maschi) perennemente in cerca di sesso facile. Come se gli omosessuali non avessero gusti, tutti si accoppiano con ciò che trovano: giovani, vecchi, amici, sconosciuti. Di 4 personaggi centrali 2 sono ragazzi omosessuali, una è una dominatrice che odia gli uomini e una è una sessuologa con un’invidia del pene gigantesca, sublimata da un’originalissima trovata: non ha mai raggiunto l’orgasmo. Lo raggiungerà nel finale, dopo mille vani tentativi etero o in solitaria, quando finalmente accetterà una inspiegabile (inspiegata) componente omosessuale/orgiastica in lei. Trovata interessante: la sessuologa insulta un paziente spiegandogli che non basta un’occasione fortuita per cambiarti la vita, è solo una ‘falsa epifania’ e non bisogna lasciarsi andare a facili entusiasmi. Quindi il finale contraddice il tutto, concedendo il più insensato degli happy end (l’apice dell’inventiva estrae dal cilindro un’agghiacciante e irragionevole orgia fra tutti i personaggi del film) a un film a dir poco banale e disgustoso. Per spiegare concetti peraltro già evidenti nel cinema moderno ci sono ben altri modi che buttare dei c***i davanti alla telecamera. Privo di idee. Per premiare la quantità degli accoppiamenti (rigorosamente omosessuali e casuali, oppure insoddisfacenti), proporrei un Oscar per il montaggio.
In varie storie di Topolino ci sono intuizioni al confronto geniali; il classico finale, con l'ultima vignetta in cui qualcuno fa una battuta e tutti ridono di gusto è di un'inventiva spudorata in confronto a film come questo. Trama tristissima, becera e qualunquista.
Cambierei la mia serata, sapendolo prima sarei andato a vedere qualcos'altro.
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