Regia di Brett Ratner vedi scheda film
Teoricamente gli "X-men" al cinema dovrebbero essere una trilogia,ma non abbiate fretta di abbandonare la sala,una sorpresina dopo i titoli di coda lascerebbe pensare differenti sviluppi per la saga dei mutanti riuniti dal professor Charles Xavier.Cambio in consolle di regia dopo due capitoli,visto che c'è stato una sostituzione,con il Brett Ratner di "Red dragon",precedentemente candidato a dirigere il "Superman" prossimo venturo,divenuto regista di questo numero 3,mentre Bryan Synger dirige le nuove avventure dell'Uomo d'Acciaio:e ,inoltre,ci sono qui nuovi personaggi(ovviamente per chi non conosce i fumetti)a rinfoltire le fila degli Uomini x e dei loro nemici,la Confraternita dei Mutanti Malvagi.Sul piano spettacolare l'operazione ha una sua inesorabile efficacia,a una prima parte leggermente farraginosa segue una seconda più giocata sull'azione,che rende il film più spedito e divertente:per quanto riguarda certi personaggi,è difficile negare che qua e là il gioco di prestigio di regista e curatori effetti speciali rischia più volte di rivelarsi trucco e nulla più(la Bestia-Hank McCoy è un pò troppo pupazzone,ad esempio).Da aficionado del comic,passato da grandi autori come Claremont e Nicieza,capisco i puristi che storcono il naso di fronte alla superficialità con cui vengono trattati personaggi importanti,o per come viene riadattata allo schermo la saga della Fenice Nera:ma riportare in poche ore di proiezione una serie che ha ormai più di quarant'anni comporta che vengano prese certe libertà e certe variazioni.Come kolossal costoso del genere fantastico,che abbozza un relativo discorso sull'accettazione del "diverso",o dell'"essere diverso",questo terzo "X-Men" vale la visione,e il probabile rimando a un quarto episodio non provoca dispiacere.
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