Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
L'11 settembre raccontato bene.
Rispetto al coevo World Trade Center di Oliver Stone, United 93 ha il pregio di dare una visione d'insieme più ampia dei fatti dell'11 settembre, pur concentrandosi su quanto accaduto a bordo del volo 93, l'unico a non aver raggiunto l'obiettivo designato dai terroristi. La cronaca di come una tranquilla mattinata di metà settembre si è trasformata nella pagina di storia più nera dell'età contemporanea occupa l'intera prima parte della pellicola. Nei centri di smistamento del traffico aereo degli Stati Uniti, dalla routine delle problematiche quotidiane di prammatica, si passa via via attraverso sensazioni crescenti di smarrimento, sgomento, e infine paura. La seconda parte, quella più specifica, non si abbandona ai buoni sentimenti di nazionalismo americano che pure sarebbe stato lecito aspettarsi (invece molto mielosi nel film di Stone). Offre una visione plausibile e credibile: il contenuto emozionale è evidentemente di grande rilevanza, ma prevale la crudezza del racconto. Greengrass si concede anche qualche licenza: gli sguardi talora persi e talora dubbiosi dei terroristi prima di procedere al dirottamento sono sì finzione, ma è difficile immaginare che non contengano qualche seme di realtà.
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